SALERNITANA: IERVOLINO TRA BRERA E DS –

Con un comunicato diffuso ieri pomeriggio, mentre la borsa di New York era in piena attività, la Brera Holdings ha confermato di aver ultimato la due diligence per l’acquisizione di un club della serie B italiana. Non è citata la Salernitana, ma tutti gli indizi portano dalle parti dell’Arechi anche perché la stessa Brera non ha mai presentato un’offerta per l’acquisto del Brescia con cui aveva avuto degli approcci nei mesi scorsi. Nella giornata di ieri Guido Angelozzi ha comunicato al presidente Stirpe che continuerà a lavorare al progetto avviato quattro anni fa. Niente Salernitana, dunque, per l’esperto dirigente catanese. Iervolino ci aveva sperato, ma che fosse una strada in salita era chiaro dal principio. Il punto, però, è un altro. Se è stato corteggiato Angelozzi, dirigente che ha la sua filosofia di lavoro e che è abituato ad incidere su tutti gli aspetti della vita di un club, vuol dire che si voleva andare in una certa direzione. E in questo senso potrebbe inquadrarsi l’eventuale nomina a nuovo diesse di Gianluca Petrachi, fermo da quattro anni, ma con alle spalle un percorso importante, interrottosi in maniera traumatica proprio sul più bello quando era approdato alla Roma, dove fu poi sostituito da Morgan De Sanctis, alle prese con la scelta tra i turchi del Besiktas e l’ingresso nel City Group col Palermo. Fermo da tempo e con un’esperienza sul campo sicuramente minore rispetto a Petrachi è anche Rocco Maiorino, profilo giovane che è piaciuto a Iervolino con cui s’è già visto. Dopo i trascorsi al Milan, Maiorino ha avuto un’esperienza al Las Palmas non proprio indimenticabile. La Salernitana sa bene che nella scorsa stagione è totalmente mancata la capacità di gestire lo spogliatoio, ma anche di cementare le varie anime del club. Al Mary Rosy non si respirava un clima da “siamo tutti una famiglia”, ma erano evidenti divisioni e contrapposizioni tra le varie figure di stanza nel centro sportivo per il quale è in atto un contenzioso col Comune di Pontecagnano. Come riporta oggi la Città, la Salernitana si sarebbe rivolta al Tar dopo che il Comune picentino aveva dichiarato abusive una serie di strutture presenti all’interno del Mary Rosy. Insomma servirebbe un dirigente forte ed autorevole, come sarebbe stato Angelozzi e come sarebbe Petrachi. Con altri profili, invece, si andrebbe in un’altra direzione e probabilmente in quest’ottica si spiegherebbe il ruolo forte che la società ha in serbo per Colantuono. Sono ore decisive ed entro il fine settimana si dovrebbe avere il quadro più chiaro su tutti i fronti. Dopo aver confezionato una stagione orribile culminata con la retrocessione, la Salernitana ha ammesso i suoi errori ed ha preso tempo per non commetterne altri. La speranza è che proprio questo tempo trascorso possa essere stato propizio e proficuo. Le decisioni e le scelte definitive sono attese a stretto giro. Poi, saranno i fatti l’unico metro di giudizio.

Autore dell'articolo: Redazione