Una gioia attesa più di venti anni, la promozione come un appuntamento col destino fissato esattamente nello stesso giorno della volta precedente, ancora e sempre un dieci maggio. Da ricordare, in tutti i sensi. Tra entusiasmo ed eccessi, Salerno ha
atteso e poi accolto la terza promozione in A della sua squadra, cercando di mantenere un comportamento in linea con le regole imposte dal covid e con le ordinanze emesse quasi sul gong dal Sindaco. L’ordine pubblico è stato messo a dura prova e, forse, è mancato un provvedimento che, sebbene impopolare, avrebbe potuto risolvere a priori qualche problema. Chiudere al traffico veicolare le vie del centro, per favorire il deflusso a piedi delle persone, e facilitare anche il compito delle forze dell’ordine. Erano circa 800 gli agenti a disposizione, ma ad un certo punto si è avuta la sensazione che non potessero fare molto per arginare il fiume di gente che si è riversato in strada. Era prevedibile ed era anche comprensibile che Salerno avesse voglia di festeggiare, ma, di certo, si dovevano evitare alcuni eccessi. La festa deve essere un momento di coinvolgimento per vecchie e nuove generazioni, ma proprio perché sia veramente tale non devono trovare spazio comportamenti sopra le righe che, purtroppo, non sono mancati. Il covid era ed è un nemico invisibile. Saltato il distanziamento, si spera che l’uso della mascherina possa aver evitato danni eccessivi. Esplodere fuochi d’artificio tra la folla di persone e veicoli non è un comportamento in linea con l’idea di festa. Salerno deve dimostrare di essere pronta ad affrontare una nuova avventura in massima serie che esporrà la città, l’intera comunità e la la tifoseria ad una maggiore attenzione mediatica anche a livello nazionale. Il calore, il colore, la passione della gente di Salerno sono da prima pagina, gli eccessi e le derive vanno, però, eliminati perché, proprio alla luce della conquista della massima ribalta calcistica, sarebbero ancor di più destinati a finire sotto la lente di ingrandimento. Ora si deve voltare pagina, bisognerà farsi trovare pronti sotto tutti i punti di vista. La serie A è una grande occasione, una bellissima vetrina, ma comporta anche grandi responsabilità e sarà cura di tutti, ciascuno per le sue competenze, riuscire a far sì che questa volta tutto vada per il verso giusto.