La Salernitana è tornata in campo ieri pomeriggio. Filippo Inzaghi ha ritrovato il suo gruppo dopo il break seguito al pari di Reggio Emilia. Squadra in campo senza gli otto nazionali, il nono, Sfait, non ha potuto rispondere alla chiamata dell’Under 20 della Romania per un problema fisico. Il programma odierno prevede una doppia seduta di allenamento. Per Inzaghi si tratta della seconda volta da quando è subentrato a Sousa in cui potrà sfruttare la sosta di campionato. Il tecnico piacentino ebbe circa dieci giorni di tempo per preparare la gara col Cagliari, anche se diversi calciatori erano in giro con le rispettive nazionali e qualcuno era reduce da qualche problema fisico, come ad esempio Ikwuemesi. Il nigeriano è stato gestito con cautela da Inzaghi che ha progressivamente aumentato il suo minutaggio. In occasione di questa seconda sosta Inzaghi dovrà ancora una volta rinunciare a molti calciatori e sarà costretto ad incrociare le dita nella speranza che le nazionali glieli restituiscano tutti sani, integri e carichi. Certo, sarà impossibile ritrovarli freschi e riposati perché ciascuno giocherà partite importanti in varie parti del globo, ma tant’è. Tocca adattarsi ai ritmi imposti dai calendari moderni ed anche per questo ogni allenatore conosce bene l’importanza di coinvolgere tutti i calciatori e di far sentire tutti importanti all’interno di un gruppo in quanto rotazioni, alternanza, insomma il turnover, fanno parte sempre più delle dinamiche quotidiane di una squadra. La Salernitana recupererà alcuni calciatori a metà della prossima settimana, ma quelli che sono rimasti in sede potranno sfruttare la sosta per tirarsi a lucido fisicamente e rigenerarsi anche sotto l’aspetto mentale. Sul campo, poi, Inzaghi pare aver scelto una traccia ben precisa. E’ vero che il modulo non è determinante, ma ad un gruppo che ha avuto un avvio di stagione complicato qualche certezza non può che far bene anche sotto l’aspetto tattico. Ed allora il 4-3-3 sarà la base, la linea guida, il punto di ripartenza per la Salernitana. Inzaghi ha schierato la squadra con questa veste tattica contro Samp e Sassuolo e le risposte nel complesso sono state positive. Tchaouna ed Ikwuemesi si stanno inserendo nei meccanismi di gioco, Dia da esterno d’attacco ritrova spazi vitali e diventa letale quando irrompe in area di rigore. Resta da trovare un equilibrio di insieme perché la fase difensiva è ancora carente. La Salernitana continua a viaggiare alla media di due gol subiti a partita e finché non riuscirà a migliorare sotto questo aspetto, sarà difficile svoltare. Correndo meglio ed aiutandosi di più in campo, come già è accaduto per buoni tratti di partita contro Napoli e Sassuolo, anche sotto questo aspetto la Salernitana potrà crescere. 4-3-3 e maggiore coesione tra i reparti: Inzaghi sa come ripartire per risalire la china.
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