La sconfitta interna maturata ieri all’Arechi ad opera di una Juve Stabia più intensa, ben organizzata e sicuramente molto motivata ha messo ancor di più a nudo limiti e pecche della Salernitana. Se di positivo qualcosa può essere individuato nella sconfitta è sicuramente la presa di coscienza della società che ieri forse ha aperto davvero gli occhi e ha compreso il pericolo che la squadra sta correndo. La zona retrocessione continua a tenere imprigionata la Salernitana che non riesce con le forze attuali a tirarsene fuori. Ecco perché ieri, parlando ai microfoni degli esclusivisti, l’ad Milan ha dichiarato che c’è la volontà di investire sul mercato. Se sarà così, ben venga. Deve essere chiaro che non è una volontà, ma è una necessità rinforzare la rosa di una squadra che è fragile fisicamente ed anche nella testa, che è partita con delle premesse e con un allenatore scelto per un certo progetto tattico e che ora si ritrovare a dover fare i conti con una classifica precaria e preoccupante e che è stata affidata ad un allenatore che ha un’altra visione del calcio e che ieri non è riuscito a cambiare nel modo e nei tempi giusti la storia di una partita che i padroni di casa avevano rimesso in piedi al tramonto di un primo tempo in cui avevano rischiato l’imbarcata. Al gol di Adorante aveva risposto Amatucci e, acquisita la parità, dopo l’intervallo la Salernitana era parsa più dentro la partita. Verde avrebbe potuto operare il sorpasso, dalla panchina sarebbe dovuto arrivare un aiuto che è stato rimandato e, dopo il gol di Candellone su clamorosa incertezza di Bronn e Ferrari, l’ingresso di Tongya e degli altri non ha inciso più di tanto. C’è da lavorare tanto sulla testa e sulle gambe perché i punti in palio nelle prossime tre partite saranno pesantissimi e potrebbero fare da traino per il mercato perché, al netto del cospicuo budget che è stato annunciato, bisognerà convincere i calciatori ad accettare una situazione non certo semplice. Ed allora, ora più che mai bisognerà dare sul campo risposte forti e concrete per poi sostenere col mercato il lavoro di Colantuono e Petrachi. Ieri Milan non ha escluso anche l’ingresso di un socio che possa affiancare Iervolino. Vedremo se almeno una delle tante trattative avviate arriverà a dama.
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