Beppe Sannino si era tenuta stretta la serie positiva di cinque gare, accettando anche i quattro pari di fila perchè, in fondo, anche con un punto alla volta si era mossa la classifica. Il risvolto della medaglia, però, lo si è visto a Cittadella: è bastata una sconfitta per realizzare che alla media di un punto a partita non si va troppo lontano. In Veneto la gara è stata condizionata dall’ingenua espulsione di Tuia, che ha rimediato due gialli in pochi minuti, ma resta anche l’amarezza per aver visto tirare in porta la squadra di Sannino solo dopo aver incassato anche il secondo gol. Prima, infatti, c’era stato lo squillo aereo di Coda, prodigiosamente sventato da Alfonso e poco altro. Anzi, nulla. Sterile e senza troppe idee, la Salernitana avrebbe dovuto quanto meno conservare il pareggio, una volta rimasta in dieci, ed invece ha preso gol alla prima azione e questo getta ombre anche sulla decisione di Sannino di non procedere ad un cambio immediato, riformando la linea a quattro con un centrale di ruolo anzichè schierare Improta da terzino e Perico accanto a Bernardini. Se a ciò si aggiunge la giornata no dell’ex Cesena che ha sfiorato l’autorete sul cross da cui è scaturito il vantaggio segnato da Litteri ed ha poi concesso allo stesso ex centravanti di scorta granata la comoda occasione per raddoppiare, allora il quadro è completo. Il tardivo ingresso di Donnarumma ha portato in dote quella vivacità a ridosso dell’area di rigore che era mancata fino ad allora ed infatti la Salernitana, sebbene in dieci, ha prodotto diverse occasioni da gol. Tardi, però, per rimediare. Tempo, invece, ne ha Sannino cui Lotito ha concesso una prova d’appello contro la Ternana. Domenica, all’Arechi, sarà vero e proprio scontro salvezza perchè la classifica questo dice ed impone ai granata una reazione. La vittoria manca dal derby con il Benevento e, del resto, finora è stata merce rara visto che la Salernitana ha vinto solo due delle tredici gare giocate in cui ha totalizzato altrettanti punti. Se si considera che il calendario sembrava strizzare l’occhio ai granata nel periodo appena trascorso, non c’è da stare allegri. Ci si deve, però, rimboccare le maniche e preparare al meglio la sfida con la Ternana che aprirà un trittico delicato, ma al tempo stesso abbordabile, di impegni che vedrà i granata di scena a Latina e poi in casa con la Pro Vercelli. Sannino ha finora raccolto meno di quanto ci si aspettasse e, pur avendo degli alibi a sua parziale discolpa, ha messo del suo nel complicarsi la vita rendendo ancor più difficoltosa l’opera di dare un senso logico ad una squadra che è stata costruita male, ma ha, comunque, qualche valore importante al suo interno. La gara con la Ternana sarà l’esame decisivo, il momento della verità.
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