SALERNITANA: LA NUOVA SFIDA DI IERVOLINO –

Salvare la Salernitana, chiudendo il mercato di gennaio in attivo. Danilo Iervolino si è lanciato in questa nuova ed ardimentosa impresa, ancorando i calciatori alle proprie responsabilità e chiudendo nettamente la porta ai tifosi. Il presidente della Salernitana sa che la missione salvezza è molto difficile, anche perché la squadra è molle, flaccida, come ha osservato, e certo non avrà il morale a mille dopo le parole ascoltate ieri. Del resto, se il presidente ha deciso di affondare in maniera così netta anche nei confronti del gruppo, è evidente che fosse sua intenzione rendere di pubblico dominio una situazione che cova da tempo all’interno e che ai più attenti non era affatto sfuggita. Dopo aver incontrato Inzaghi, il presidente ha probabilmente avuto un’ulteriore conferma della gravità della situazione ed ha provato a giocarsi la carta del messaggio mediatico dopo le parole pronunciate in privato, al Mary Rosy. Proprio le lacerazioni interne, denunciate da Iervolino, hanno indotto il presidente a valutare l’opportunità di inserire un’altra figura all’interno del club. Il tanto invocato dalla piazza direttore generale potrebbe essere il primo acquisto invernale della Salernitana. Se ci sarà e chiunque verrà chiamato, la condizione imprescindibile perché possa incidere a fondo è sempre la stessa: dovrà ricevere una piena e convinta investitura da parte della proprietà, una sorta di carta bianca che non è stata concessa a chi opera già a Salerno. Quali figure potrebbero fare al caso della Salernitana e del presidente Iervolino? Tanti nomi, tante autocandidature, qualche suggestione: l’importante è che il patron sarà sicuro e convinto della sua scelta. In parallelo c’è il discorso del campo. Inzaghi sta dando tutto se stesso per riuscire ad invertire la rotta, ma tenere la barra dritta in questa situazione è molto difficile. Dai cambi di modulo alla rotazione dei singoli, il tecnico sta provando un po’ di tutto. Il presidente gli ha dato forza, ma in quanto alla fiducia vera e propria la sensazione è che sia sempre precaria e legata a prestazioni e risultati. Da questi ultimi dipende la classifica e da questa le mosse di mercato. Iervolino sembra essere animato da una certa impazienza nel voler recuperare quanto investito, ma il calcio è azienda atipica proprio sotto questo aspetto. Bisogna aumentare gli investimenti e ridurre i costi. Saper fare un netto distinguo tra le due cose è alla base del successo di un club. E poi, non ultima, c’è la questione ambientale. Il rapporto con la tifoseria è ai minimi termini. La chiusura netta espressa ieri dal presidente Iervolino è frutto anche della emotività del momento. Ora, però, ci sarebbe bisogno di passi decisi, magari tutti nella stessa direzione per cercare di dare un senso ad una stagione che è ancora lunga e che, sebbene la classifica non sorrida, non può essere già archiviata con rassegnazione e tra mille polemiche. Errori evidenti sono stati commessi, ma prenderne coscienza e volervi porre rimedio è ciò che fa la differenza tra chi ha una mentalità vincente e chi non sa vedere oltre il buio del momento. Il campionato non è ancora arrivato al giro di boa, in fondo. Il tempo per recuperare c’è.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto