Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali circa la conferma o meno della giornata granata, ma, intanto, per la fondamentale gara in programma sabato col Cittadella la Salernitana ha deciso di abbassare i prezzi dei biglietti. Lo ha fatto con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale senza volere in apparenza dare troppo risalto ad una circostanza che, invece, merita delle riflessioni. Si tratta di una vera e propria chiamata alle armi da parte della proprietà che ha compreso la delicatezza del momento ed anche il rischio di realizzare un altro magro incasso, dal momento che gli ultras sembrano orientati a confermare la linea della diserzione e come loro tanti altri. Se chiamata alle armi voleva e doveva essere, però, forse sarebbe stato giusto metterci la faccia, indire una conferenza stampa per spiegare le ragioni della scelta di abbassare ora i prezzi dei biglietti, provvedimento che non era mai stato visto di buon occhio dai patron perchè, si diceva, era da intendersi come una mancanza di rispetto nei confronti degli abbonati. Ed in effetti la scelta di praticare prezzi più bassi potrebbe essere intesa anche come una sorta di scortesia verso quel famoso zoccolo duro, tanto decantato e lodato dalla proprietà e di cui pochi eletti facevano parte. Tra costoro in molti hanno disertato e non solo contro il Venezia ma anche in precedenti occasioni e di questo ha preso atto la proprietà che, forse, ora intende pescare tra i tanto vituperati occasionali, coloro che di volta in volta hanno valutato se recarsi o meno all’Arechi, nella speranza che i saldi attuati possano spingerli ad assistere alla gara col Cittadella. Se la scelta di abbassare i prezzi voleva essere un segnale di distensione e di apertura, insomma, perchè non venire a Salerno e parlare a cuore aperto a tutti, chiedendo aiuto per le ultime gare stagionali in cui la Salernitana si gioca la salvezza per effetto dei tanti errori commessi fuori e dentro il campo? E perchè, magari, non far precedere qualsiasi invito o chiamata alle armi dalla presentazione di scuse sentite sia per il pessimo campionato condotto sia per le offese arrecate alla piazza a più livelli e a più riprese? Un freddo comunicato stampa rispecchia in pieno la distanza che esiste tra la Salernitana e la città e che non può essere colmata solo coltivando rapporti prettamente personali. I patron, vista l’importanza del momento, come fatto in passato, avrebbero dovuto trovare il tempo per fare una puntatina in città e tendere in maniera ufficiale e diretta una mano ai tifosi. Solo così, forse, avrebbero potuto smuovere qualcosa anche sull’ampio ed ancora compatto fronte formato da chi, in varie forme, ha da tempo o di recente attuato la sua protesta disertando i gradoni dell’Arechi. Sarebbe bastato metterci la faccia, chiedendo scusa ed aiuto, anziché rimanere in un ambito freddo e formale e rimarcare una distanza che resta e non sembra si voglia colmare davvero.
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