SALERNITANA, LA SVOLTA DI MARZO

La Salernitana esce indenne dallo Stirpe, tiene inviolata la propria porta anche grazie ad un paio di prodezze di Radunovic ed allunga la sua serie positiva. Dopo le vittorie con Ascoli ed Avellino, infatti, il pari conseguito in Ciociaria vale più del punto in sé perchè rende l’idea di una squadra che sta trovando una sua identità ed anche una certa solidità. Se non fosse arrivato quel gol alquanto rocambolesco subito all’ultimo secondo ad Ascoli, la porta granata sarebbe rimasta immacolata per tre gare di fila. Nelle ultime due la difesa non ha sbandato e Radunovic ci ha messo lo zampino quando necessario ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Zero gol al passivo negli ultimi 180′ di campionato, sette punti conquistati nelle tre gare giocate dopo il ko interno col Parma. Dai rigori di febbraio, mese tradizionalmente ostile ai granata che hanno conquistato un solo punto in cinque partite, segnando appena un gol, alla rinascita di marzo che ha una spiegazione tattica insieme ad una di natura caratteriale. Colantuono ha finalmente scelto un assetto tattico confermando il 4-3-3 proposto contro il Parma con la presenza ormai fissa di Pucino sulla corsia sinistra difensiva, quella di Kiyine a centrocampo e la scelta di un tridente in cui Bocalon sta mostrando grandi doti di lottatore, Sprocati garantisce fiammate che possono lasciare il segno e Di Roberto si sta dedicando ad un diligente lavoro di copertura. Trovata una fisionomia definitiva, messo ordine in difesa e recuperato alla causa Bocalon, che era stato un po’ messo in disparte per favorire l’esplosione di Rossi e Palombi, Colantuono ha visto la sua squadra esprimersi con personalità anche al cospetto del Frosinone. La Salernitana ha provato anche a vincere la gara ed ha avuto il merito di saper controllare la sfuriata di inizio ripresa dei locali. Pari giusto e prezioso per classifica e morale a conferma che a marzo la Salernitana abbia svoltato. Ora, però, la compagine granata non deve fermarsi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto