Scintille, dispetti, avvertimenti: la Salernitana non ha ancora messo piede in serie A e già si trova in una posizione scomoda. Lunedì prossimo, 7 giugno, è in programma l’assemblea della Lega A che avrà all’ordine del giorno argomenti relativi alla passata come alla nuova stagione. Su questi ultimi avrebbero diritto di voto le tre società neopromosse, ma alla riunione parteciperanno Empoli e Venezia. Manca, per ora, all’appello la Salernitana, non invitata via pec perché in posizione conflittuale a causa della doppia proprietà che in questo momento risale in capo a Lotito, proprietario, come noto, anche della Lazio.
Per la Lega, appoggiata dalla Figc, la Salernitana non può partecipare e meno che mai votare in quanto non ha, ad oggi, i requisiti per l’iscrizione. La Salernitana minacce di fare ricorso alla giustizia sportiva e non solo, sostenendo che, pur non avendo ancora regolarizzato la sua posizione, ha avuto tempo dalla Figc fino al 25 del mese per farlo e che, dunque, all’assemblea di lunedì avrebbe diritto a partecipare in base al risultato ottenuto sul campo ed anche per tutelare se stessa come club ed anche una futura proprietà. Non partecipare e non votare sarebbe penalizzante anche in ottica futura. Di qui, dunque, il contenzioso che apre ufficialmente la stagione del ritorno in massima serie della Salernitana. A prescindere dalle rivendicazioni delle parti in causa, di certo non è un inizio di avventura ideale per la società granata nella massima categoria. La speranza è che si faccia tutto nei tempi stabiliti per evitare altre situazioni del genere in futuro.