La prima gara del girone di ritorno è un vero e proprio appuntamento col destino. L’avversario di turno della Salernitana è lo Spezia contro cui i granata, nel recente passato, hanno vissuto momenti delicati, se non proprio decisivi. Lo scorso febbraio, la sconfitta del Picco costò l’esonero a Torrente, che aveva perso anche all’andata contro i liguri nel giorno in cui, all’Arechi, i tifosi granata furono spettatori attoniti della lite in campo tra Pestrin e Sciaudone. Quella partita segnò anche il debutto tra i pali di Pietro Terracciano, tesserato in gran fretta per dare il cambio all’acerbo Strakosha. Il portiere casertano non riuscì ad evitare la sconfitta, come, invece, seppe fare nella gara d’esordio di questo campionato. Il match di andata fra Spezia e Salernitana ha aperto ufficialmente le danze in serie B nella stagione in corso e, rispetto a quella partita, in casa granata non saranno poche le novità. Tanto per cominciare, in panchina ora c’è Bollini mentre al Picco c’era Sannino che lanciò subito nella mischia Rosina, mezz’ala e capitano per l’occasione ed anche stoccatore. Suo, infatti, il gol del momentaneo vantaggio ospite cui nel finale rispose Nenè. Prima e dopo il gol delle aquile liguri Terracciano fu determinante, compiendo diverse parate importanti. Dici Spezia e pensi proprio alla porta granata. Lo scorso anno contro i liguri Terracciano debuttò in luogo di Strakosha, domenica il portiere casertano potrebbe vivere una giornata delicata: con Gomis in arrivo, infatti, per lui potrebbe essere un ultimo appello oppure l’inizio di un lungo addio nel caso in cui scivolasse da subito in panchina. A fine stagione, comunque vada, difficilmente il portiere sarà riscattato e, dunque, tornerà al Catania da dove la Salernitana lo ha prelevato nel 2015. Terracciano a parte, saranno diverse le novità nella formazione granata. Schiavi, Laverone, Zito, Caccavallo, Moro, impiegati durante quella partita, dall’inizio o in corsa, sono ormai il passato mentre Odjer è ancora ai box. Quella sera, Sannino portò in panchina Vitale, acciaccato, Improta, divenuto ben presto un titolare quasi inamovibile, e perfino Grillo, poi finito fuori lista. Domenica Bollini farà altre scelte, ripartendo, salvo sorprese, da Rosina, Coda e Donnarumma. Ad un appuntamento col destino sempre meglio presentarsi in buona compagnia.
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