SALERNITANA MAI COSI’ IN BASSO

E’ la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Se si guardano avversari affrontati e punti conquistati in questo primo avvio di stagione il quadro può anche considerarsi in linea con gli obiettivi. Se ci si ferma anche solo per un attimo alla classifica il discorso cambia ed è legittimo più di un pizzico di preoccupazione. Tutto recuperabile, sia ben chiaro. Siamo alla quinta è vero, ma è anche vero che adesso anche la graduatoria comincia a prendere una sua fisionomia. I granata sono penultimi insieme a Perugia, Vercelli e Latina. Solo l’Avellino fanalino di coda sta sta peggio. Tutto ancora prematuro, lo ribadiamo. Ma adesso servono punti e vittorie. La Salernitana ha mostrato carattere con squadre come Spezia, Verona e Cesena; è apparsa spaesata a Novara, ha avuto una grande reazione che non è bastata con il Vicenza ed ha badato a non prenderle al Manuzzi. Numeri alla mano, Sannino non ha ancora vinto una partita in campionato e nei due turni di coppa Italia. In tutto sette partite senza un acuto: tre pareggi nel torneo cadetto, due in tim cup e due sconfitte contro Novara e Vicenza in campionato.

Il professore di Ottaviano non ha mai avuto una partenza così difficile nella sua lunga carriera tra i professionisti, fatta di cinque promozioni come ha di fatto ricordato lunedì sera nel dopo partita di Cesena, ma anche di tanti esoneri: sette, a cui si aggiungono varie dimissioni. Sannino, infatti, dopo cinque partite – quando è rimasto in sella – aveva raccolto come minimo quattro punti alla guida del Chievo Verona, del Meda e del Lecco. Per la verità il tecnico aveva raccolto un solo punto nelle prime tre partite sulla panchina del Palermo. Ma quello score da brividi gli costò la panchina, segato da Zamparini.

La falsa partenza di quest’anno è anche la peggiore della gestione Lotito e Mezzaroma. Mai, infatti, nel lustro in granata dei due imprenditori capitolini avevano raccolto tre punti in cinque partite. Con il Salerno Calcio ed una squadra stellare allenata da Perrone erano undici i punti conquistati nelle prime cinque, fino ad arrivare allo scorso anno con Torrente alla guida dell’ippocampo che totalizzò otto punti alla quinta di andata, vincendo all’esordio con l’Avellino, poi con la Ternana, pareggiando a Brescia e Pescara e perdendo all’Arechi con lo Spezia. Per come è andata l’anno scorso, volendo aggrapparsi a cabala e precendenti verrebbe quasi da dire – ottimisticamente – meglio così. Significa che l’avvio ad handicap di quest’anno sia soltanto una … falsa partenza.

Autore dell'articolo: Redazione