SALERNITANA: MARINO STUDIA LA ROSA –

E’ una vera e propria full immersion per portare a termine la missione salvezza quella a cui si sta dedicando Pasquale Marino. Il tormentato campionato della Salernitana è cominciato già a giugno quando Andrea Sottil, suo calciatore a Catania, firmò il contratto e poi rinunciò all’incarico per la mancanza di programmi chiari. Poi Martusciello, Colantuono e Breda hanno tentato di dare un senso ad una squadra che è stata costruita a tappe e che presenta lacune e carenze croniche, specie sotto l’aspetto fisico e caratteriale. La Salernitana sembra non avere le basi per poter competere sul piano della corsa e dell’intensità con le altre squadre, tira fuori grinta e carattere solo dopo aver subito uno schiaffo o anche un paio di ceffoni, segna poco e commette spesso errori difensivi. Se non ci fosse stato tutto questo, del resto, nella sua stagione, la Salernitana non si ritroverebbe con 30 punti dopo 32 giornate, costretta a sperare di recuperare nelle ultime sei partite un divario non incolmabile, ma anche mai colmato fino a questo momento nei confronti delle dirette concorrenti. Pasquale Marino sa bene che, se la situazione non fosse stata disperata, oggi sarebbe nella sua Sicilia e non al Mary Rosy. Si è preso questi primi giorni di lavoro per valutare insieme al suo inseparabile vice, Mezzini, le condizioni generali del gruppo e le caratteristiche dei singoli per poi tirare le prime conclusioni. L’idea di utilizzare la difesa a 4 c’è, ma va testata sul campo. Di sicuro, alla luce delle attitudini dei centrocampisti, in mezzo al campo si dovrebbero vedere sempre tre interpreti. Amatucci e Zuccon garantiscono freschezza e corsa, ma la qualità dovrà essere fornita da Soriano o da Reine-Adelaide che sarà interessante capire se il trainer siculo vorrà recuperare dopo l’esclusione dai convocati della scorsa settimana per motivi non strettamente tecnici, visto che, nessuno si offenda, è il calciatore più forte della rosa. Insomma, la tattica conterà ma prima di tutto bisognerà riaccendere la luce dell’anima e della mente di un gruppo che sembra spento e rassegnato e a cui Breda non ha dato la scossa. Domani la squadra si allenerà di mattina all’Arechi, venerdì ci sarà la presentazione di Marino e sabato si capirà se la Salernitana sia ancora viva o abbia alzato bandiera bianca.

Autore dell'articolo: Redazione