La storia della formica e della cicala sarebbe stata perfetta se non ci fosse stata la flessione degli ultimi cinquanta giorni. La Salernitana operaia, umile, pratica, ma tremendamente efficace e concreta, che aveva lasciato con un palmo di naso le big annunciate del campionato, sta segnando il passo da quasi due mesi. Dopo la bella vittoria di Venezia, i granata hanno vinto solo una delle successive otto gare, conquistando appena sette punti. Per fortuna, va detto, la squadra di Castori aveva lavorato come la più giudiziosa e lungimirante delle formichine, tanto è vero che, nonostante tutto, è ancora nei quartieri alti della classifica. In attesa della primavera, stagione da sempre decisiva per tutti i verdetti del campo, la Salernitana deve accelerare, piazzare un altro scatto, per tenere a distanza le inseguitrici e provare a restare nella scia di chi la precede. Dopo essere stata prima in classifica, la squadra di Castori non si è sentita cicala, non ha peccato di presunzione né si è sentita arrivata. Semplicemente ha avvertito tutto d’un tratto la fatica, il peso di partite ravvicinate affrontate sempre al massimo, al limite ed oltre delle sue possibilità fisiche, mentali e tecniche. Ecco perchè a gennaio avrebbe avuto bisogno di rinforzi pronti all’uso, capaci di incidere da subito, facendo respirare chi aveva dato tanto, magari troppo, ed alzando pure la cifra tecnica complessiva del gruppo che si è comunque allargato e che ha al suo interno qualche preziosa risorsa tecnica che, però, o va aspettata per motivi fisici o va inserita in un contesto tattico che richiedeva, magari, altri interpreti. Starà a Castori trovare la quadra, senza sconfessare quel dna da formica, abbinando alla riconosciuta dedizione anche un po’ di intraprendenza e qualche variazione sul tema. Tra sette giorni ci troveremo a commentare l’esito della gara di Reggio Emilia, in programma il prossimo venerdì, e saremo già proiettati al turno infrasettinale del 2 marzo, in casa con la Spal. Insomma, prima che arrivi la primavera, passerà ancora tanta acqua sotto i ponti e la Salernitana dovrà anticipare il tradizionale sprint che attende tutte le squadre allo scoccare della bella stagione. Un’accelerazione forte e decisa ora sarebbe una nuova e preziosa riserva di provviste per la volata finale. E’ questo che serve ora ai granata per giocare d’anticipo e battere sul tempo le cicale.
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