E’ la seconda delle tre gare in sette giorni ed è proprio per questo quella che può orientare l’esito del trittico di impegni in serie. Dopo aver pareggiato in casa col Frosinone, lasciando all’Arechi più di qualche rimpianto, la Salernitana torna ad indossare l’abito da trasferta, sperando che sia vincente come quello sfoggiato nella ripresa ad Avellino. Come al Partenio, anche a Novara ci sarà Minala nel cuore della mediana granata nella quale Bollini dovrebbe ripresentare anche Odjer dal primo minuto e lasciare in panca Ricci e Signorelli, titolari sabato scorso. Attese novità anche in attacco, dove scalpita Rossi, ma, soprattutto, ci si attende una conferma dal punto di vista della prestazione, del carattere e, dulcis in fundo, del risultato. Il Novara è la squadra più in forma del momento. Ad ottobre gli uomini di Corini sono rinati dopo lo stentato inizio di campionato ed hanno conquistato ben dieci punti grazie a tre vittorie di fila. Sebbene in emergenza, visto che mancheranno Sansone e Maniero, Corini ha trovato in Di Mariano, baby scuola Roma, una preziosa risorsa offensiva ed il passaggio al 3-5-2 è stato assai redditizio anche grazie alla verve dei centrocampisti, in particolare Moscati, che sono capaci di accompagnare l’azione. A Novara la Salernitana non ha mai vinto, ma, tradizione sfavorevole a parte, la gara di stasera è importante per altri motivi. Il Novara è la formazione più in palla del momento e metterle il bastone tra le ruote sarebbe più di un semplice sfizio: darebbe il senso di una consistenza e di una solidità di squadra che la Salernitana va ancora rincorrendo. Sette risultati utili di fila non sono pochi e, di certo, la serie utile dei granata sarebbe stata ancor più degna di note se fosse arrivata qualche vittoria in più. Questa serie B, però, resta una giungla in cui ogni partita è un esame, un’incognita, un’insidia, per cui va affrontata con la massima attenzione ed anche con un pizzico di convinzione in più che, specie nelle fasi iniziali delle partite, non sempre accompagna la squadra di Bollini. Quella di stasera è la partita più importante perchè segue una sfida contro una big, il Frosinone, e ne precede un’altra, quella di sabato con l’Empoli, e perchè il Novara è proprio l’avversario più scorbutico in quanto non ha le ambizioni delle altre due squadre citate, ma ha l’entusiasmo e la spensieratezza che derivano dalle vittorie recenti e che fanno la differenza più della qualità dei singoli. Ecco perchè fermare la corsa del Novara sarebbe per la Salernitana un segnale importante. Una sorta di investitura: far punti al Piola, contro la squadra più calda del momento, accrescerebbe autostima e fiducia nel gruppo di Bollini e, forse, potrebbe essere la molla per poter osare qualcosa in più anche contro le cosiddette grandi. E, visto che all’orizzonte c’è un doppio impegno interno con Empoli e Bari, un risultato utile stasera sarebbe il viatico migliore per tornare carichi e determinati all’Arechi. Un esame, ma anche un’opportunità: la gara del Piola è proprio questo per la Salernitana.
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