Forse non ci sarà il tutto esaurito per quella che è la capienza attuale dell’Arechi di 29500 spettatori, ma ad assistere alla gara di domani con la Fiorentina saranno ben oltre ventimila. Per il primo match all’ora di pranzo del suo campionato, la Salernitana potrà contare su un sostegno caloroso e numeroso. Record di presenze per questa stagione così condizionata da limitazioni legate al covid e caratterizzata da una prima parte ad handicap a causa del trust ed ora così clamorosamente riapertasi per quanto riguarda l’esito finale: la Salernitana era già stata battezzata da tutti come la prima retrocessa delle tre, ma con le due vittorie di fila ottenute contro Samp ed Udinese in trasferta la squadra di Nicola ha dimostrato di essere più che mai viva. Domani all’Arechi arriverà la Fiorentina di Vincenzo Italiano, tecnico che viene dalla gavetta e che saprà prendersi palcoscenici anche più prestigiosi in futuro in ragione di una innegabile capacità di incidere sulle squadre. Viola in corsa per la Champions, ma decisi a difendere il sesto posto per poter giocare comunque in Europa nella prossima stagione; granata decisi a dare continuità alle prestazioni ed ai risultati dell’ultimo periodo e chiamati a sbancare lo stadio di casa dove non vincono da ottobre. Contro il Genoa l’unico colpo interno da tre punti, firmato Djuric, che torna dopo la squalifica e guiderà l’attacco granata. L’ex Ribery potrebbe giocare dietro il gigante bosniaco, lasciando in panca Verdi e Bonazzoli. Radovanovic e Ruggeri sono stati regolarmente convocati. L’ex Genoa è alle prese con un problema muscolare e Nicola valuterà domani se schierarlo al centro della difesa a tre. In quel caso, rispetto alla gara di Udine, le novità sarebbero rappresentate dai rientri di Mazzocchi a destra e di Djuric in attacco. Senza Radovanovic, invece, Nicola potrebbe abbassare Ranieri ed inserire Zortea a sinistra. In prima linea, accanto a Djuric, potrebbe essere confermato Ribery, grande ex del confronto. La Salernitana entra nel rush finale del campionato con una certezza in più in merito al calendario: la gara col Venezia sarà recuperata il 5 maggio alle 18 all’Arechi e, dunque, cadrà tra la trasferta del 2 a Bergamo e la gara interna dell’8 col Cagliari. Tutto in due settimane, forse. L’importante sarà affrontare ogni partita senza fare calcoli e senza troppa ansia. Non a caso, dopo la delusione per la sconfitta interna col Torino, è scattata una molla nella testa dei calciatori e sarà determinante che sotto il profilo mentale nulla cambi anche dopo le recenti vittorie esterne.
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