Sarà il campo, come sempre, a dare l’unico ed inappellabile verdetto sulla stagione della Salernitana che ieri ha vissuto il suo primo atto ufficiale con la presentazione di Giampiero Ventura. Il tecnico genovese non ha promesso un risultato, ma impegno, gioco, identità di squadra. Va da sé, che, nel momento in cui la Salernitana targata Ventura avrà acquisito una sua anima, una sua identità di gioco, allora si potrà ritenere colmato il primo, vero gap che nel quadriennio trascorso in cadetteria c’è stato con le altre squadre, specie con quelle che hanno ottenuto risultati importanti. E’ chiaro che sono sempre i calciatori a fare la differenza, ma in B l’impronta più o meno forte dell’allenatore può aiutare. Starà a Ventura metterci del suo, trasmettendo ai calciatori le sue idee ed anche quelle motivazioni che ieri ha assicurato di avere ancora più forti di prima, ma starà alla società dargli modo di lavorare con un gruppo che possa prendere una fisionomia precisa il più presto possibile. Ventura ha fissato una prima scadenza, affermando che dalla società ha avuto garanzie circa l’arrivo entro i primissimi giorni della prossima settimana di sette, anche otto, calciatori che possano considerarsi dei titolari. Se Lotito e Mezzaroma saranno stati in grado di mantenere la promessa fatta al nuovo allenatore, l’undicesimo del loro ciclo granata giunto all’alba del nono anno, lo si appurerà entro pochi giorni. Sarà importante che ciò accada proprio perchè Ventura ha fatto chiaramente intendere che l’impostazione tattica, il modulo, saranno conseguenza di ciò che sarà stato portato in dote dal mercato. Dunque, prima si sarà provveduto ad ingaggiare i rinforzi, prima Ventura potrà tracciare una strada dal punto di vista tattico, sebbene l’idea di base sia la difesa a tre anche in funzione delle caratteristiche dei calciatori già in rosa. Dalla conferenza stampa di ieri è emersa anche la comune volontà di Lotito e Ventura di puntare su calciatori giovani, motivati e di evitare di allungare la già lunga lista di elementi di nome che hanno deluso. Come sempre, le parole, per quanto belle, sono soggette alla prova dei fatti. La Salernitana parte con un fardello pesante, rappresentato dai troppi calciatori accumulati in questi anni e che non possono avere un futuro e nemmeno un presente nella squadra affidata a Ventura. Negli anni scorsi, in ritiro si erano visti tanti calciatori destinati a cambiare aria entro la fine del mercato. Questa volta, per volere del nuovo allenatore, chi non rientra nei piani, sebbene profumatamente pagato, non andrà in ritiro dove Ventura aspetterà i rinforzi e, nel frattempo, proverà a studiare le caratteristiche di qualche giovane per capire se ci sia, tra di loro, qualcuno che possa fare al caso della Salernitana fin d’ora.
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