Tutto rinviato alla settimana prossima. Il Giudice Sportivo si esprimerà sulla partita fantasma tra Salernitana e Reggiana, il cui risultato è ancora sub iudice, soltanto dopo il prossimo week end. Forse. I due club confidavano di conoscere entro venerdì la decisione sul match non giocato all’Arechi del 31 ottobre scorso per l’assenza degli emiliani falcidiati dall’epidemia da coronoavirus. La Reggiana, che aveva già beneficiato dell’unico bonus previsto dal protocollo a causa delle assenze da Covid, non si presentò nel principe degli stadi ed aveva comunque preannunciato reclamo. Il giudice sportivo come da prassi in questi casi ha congelato il risultato ed anche il probabile 3-0 a tavolino in favore dei granata di Castori. Nel ricorso La Regia, assistita dall’avvocato Edoardo Chiacchio, si è appellata all’articolo 55 delle Noif che disciplina i casi di mancata partecipazione ad un evento agonistico per cause di forza maggiore. Ed ha integrato il tutto con un’ordinanza dell’Asl di Reggio Emilia che avrebbe imposto al club del presidente Quintavalli di rispettare la quarantena. Inutile dire che si è subito intravista più di un’analogia con la vicenda tra Juve e Napoli. Proprio ieri, però, la Corte d’Appello nazionale ha respinto in maniera perentoria il ricorso del club partenopeo per la partita persa a tavolino contro la Vecchia Signora del 4 ottobre scorso, a cui gli emiliani guardavano con interesse (anche gli azzurri hanno invocato l’articolo 55 delle Noif per giustificare l’assenza contro la Juve).
La decisione può essere un precedente importante anche in chiave Salernitana-Reggiana. Dal comunicato del secondo grado della giustizia sportiva però, a cui si era appellato il Napoli ed a cui ha deciso di non costituirsi la Juventus (la Salernitana farà lo stesso con la Reggiana), emerge un passaggio che potrebbe rappresentare una differenza sostanziale tra le due vicende. In particolar modo si legge che il comportamento del Napoli “nei giorni antecedenti quello in cui era prevista la disputa dell’incontro risulta teso a precostituirsi, per così dire, un ‘alibi’ per non giocare quella partita”. Insomma il Napoli, secondo i Giudici di appello avrebbe cercato di creare un alibi per non giocare.
L’avvocato Chiacchio prima della sentenza sul caso Juve-Napoli, immaginava una decisione del Giudice Sportivo che poteva comunque essere un “punto di riferimento” seppur con sostanziali differenze. A conti fatti, dunque, oggi il mancato riconoscimento del ricorso del Napoli potrebbe deporre a favore della Salernitana in attesa che venga fissato il giorno del… giudizio. Il pronunciamento del giudice sportivo di Lega B, infatti, arriverà la settimana prossima in quanto – non essendo stata ancora fissata la data della decisione – le due società devono avere 48 ore per presentare le loro memorie. Dunque il giudice, per rispettare la tempistica e consentire alle parti in causa di presentare entro due giorni dalla data le controdeduzioni (la Salernitana come detto non lo farà), dovrà gioco forza fissarla alla settimana prossima.