SALERNITANA: ROMPERE IL DIGIUNO PER CHIUDERE I CONTI

La vittoria manca da quasi cinquanta giorni, il gol su azione da oltre settecento minuti, alla salvezza mancano ancora pochi ma indispensabili punti: oggi contro il Brescia, in un Arechi dove non è certo annunciato il pienone, la Salernitana dovrà spezzare il digiuno di vittorie che dura dal derby con l’Avellino, magari con l’ausilio dei suoi attaccanti che da troppo tempo hanno le polveri bagnate. Servono gol e punti per chiudere il discorso salvezza ed oggi ai granata di Colantuono il calendario offre un’altra chance. Ancora in casa, contro una squadra in salute e che vede vicino il traguardo, la Salernitana dovrà dimostrare di saper tirar fuori carattere e determinazione al momento opportuno per sostenere un gioco che sta mancando di concretezza e che ha fatto registrare passi indietro nelle ultime uscite dopo gli incoraggianti segnali disseminati a marzo. Sprocati, che oggi compie venticinque anni, è atteso ad una prova all’altezza delle sue qualità e della sua prima parte di stagione in cui, a tratti, è stato devastante. Chissà che l’ex Pro Vercelli non si regali un gol da tre punti come fece Bocalon ad Ascoli nel giorno del suo compleanno che, per ora, coincide anche con quello dei suoi ultimi gol in granata. E’ una partita da vincere senza esitazioni e tanti giri di parole quella di oggi che precede la trasferta del primo maggio a Perugia e che anticipa di sette giorni un altro potenziale scontro diretto contro l’Entella, atteso a Salerno il 5 maggio ed uscito sconfitto dall’anticipo di ieri a Bari. Per non essere costretti a soffermarsi troppo su cosa saranno stati in grado di fare le altre rivali in questo rush finale alla Salernitana conviene sfruttare il fattore campo ed il vantaggio di essere ancora padrona del suo destino. Ed oggi ai granata si chiede saldezza di nervi, maturità e grande senso pratico. Occorre badare al sodo, vincere col Brescia e mettersi al riparo da eventuali rischi di fine stagione. Prima si sarà archiviata la pratica salvezza, prima si potrà programmare, si spera, il futuro. I tifosi attendono ed in molti anche oggi lo faranno disertando, restando a casa ma non per questo soffrendo meno. Anzi. E’ la classica situazione in cui tutti hanno ragione, ma l’importante è che non si perda di vista l’obiettivo.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto