Storica salvezza della Salernitana in massima serie. Nonostante la bruttissima prestazione con la pesante sconfitta interna con l’Udinese, i granata, grazie al mancato successo del Cagliari a Venezia, riescono a mantenere la permanenza in serie A.
Davanti a 30mila spettatori l’undici di mister Nicola viene travoltalo dall’Udinese (0-4).
Un esito rocambolesco e che dopo i primi 45′ – chiusi sul 3-0 per i friulani – sembrava tutt’altro che scontato.
Ma, dopo 98 minuti vissuti con il cuore in gola, la favola dei granata e di Davide Nicola ha avuto il suo lieto fine.
Ci si attende una Salernitana arrembante e, invece, all’Arechi è l’Udinese a fare la partita. I friulani partono a mille e riescono ad imbrigliare i granata che sembrano sulle gambe ed in confusione. La squada di Cioffi ne approfitta e dopo quattro giri di lancette fa tremare i 30mila dell’Arechi con un tiro a giro di Deulofeu che esce d’un nulla. Due minuti dopo lo spagnolo aggiusta la mira e dal limite fa secco Belec con un destro che termina nell’angolino. La Salernitana non riesce a reagire ed i bianconeri quando ripartono sono letali.. Con il passare dei minuti aumenta il nervosismo, la Salernitana commette tanti errori e l’Udinese ne approfitta. Al 34′ Nestorovski, servito da Molina, stacca più in alto di tutti e fa 2-0. Otto minuti dopo arriva anche il tris: Udogie entra in area e con un destro a giro trova il tris. Nel mezzo (40′) Padelli si esalta e dice di no prima a Bonazzoli e poi a Verdi. Nel recupero Padelli ed il palo respingono un colpo di testa di Fazio. Ma l’ultima occasione è di marca friulana: Belec stende in area Deulofeu: dal dischetto va Pereira che si fa respingere il tiro dal portiere granata. L’episodio non scuote la Salernitana che, nonostante le sostituzioni di Nicola, non riesce a rientrare in partita. L’Udinese resta padrona del match ed al 12′ colpisce in contropiede con Pereyra che, dopo aver saltato tre giocatori, deposita il pallone in fondo al sacco.
L’esultanza dell’argentino nei pressi della Curva Sud fa infuriare l’Arechi che dà il peggio di sé ed inizia a lanciare di tutto in campo, provocando anche un principio d’incendio che rende necessaria la sospensione della partita per diversi minuti. Il finale è tutto di sofferenza. L’Arechi resta incollato ai cellulari. Ma al triplice fischio scoppia la festa per una salvezza storica e incredibile.