SALERNITANA: SALVEZZA E FUTURO

Saranno in ventimila, almeno, anche domani sera per l’ultimo atto che, è lecito sperare, non riservi sorprese sgradite. Il largo 4-1 ottenuto a Lanciano è un margine di sicurezza sul quale, però, sarebbe un errore capitale cullarsi nell’illusione che domani sera sarà solo una passerella.
Il Lanciano ci proverà, ma, al di là delle legittime velleità dei frentani, dalla Salernitana ci si aspetta una prova in linea con quella offerta al Biondi. I granata scenderanno in campo forti di un vantaggio importante, ma, soprattutto, davanti ad una platea che ha voglia, almeno per una sera, di non soffrire. All’Arechi ci sarà tanta gente. La prevendita procede spedita, tanto che quota ventimila sembra uno step intermedio e non il traguardo finale. Passione ed entusiasmo all’Arechi non mancano mai ed anche domani sera Lotito e Mezzaroma potranno toccare con mano la voglia di calcio di una piazza che chiede semplicemente che si facciano le cose perbene. Il patron della Lazio ha promesso che gli errori commessi in questa stagione non saranno ripetuti ed è giusto prenderne atto. Poi, però, alle parole occorrerà far seguire i fatti. Un anno fa, l’Arechi celebrava la promozione in B in un autentico tripudio che avrebbe dovuto fungere da stimolo per la proprietà. Domani sera, a poco meno di un anno di distanza, l’Arechi concederà il bis, proseguendo sulla falsariga delle ultime gare interne dei granata e più in generale dell’intero campionato. Una massiccia presenza di pubblico sarà stimolo e monito per chi ha in mano le redini della Salernitana a progettare un futuro senza ombre e senza troppe sofferenze. Domani sera, allora, l’Arechi chiederà alla squadra di completare l’opera mettendo al sicuro la salvezza ipotecata a Lanciano, mentre dalla proprietà attenderà parole chiare e precise in merito ai programmi, al futuro di Menichini e Fabiani, alle scelte degli uomini a cui affidare il rilancio in grande stile che è la via obbligata per la proprietà dopo la stagione sciagurata che sta volgendo a termine.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto