SALERNITANA, SALVEZZA IPOTECATA

La seconda vittoria esterna della stagione, dopo quella di Cesena, spalanca alla Salernitana le porte della salvezza. Dopo un campionato costantemente in salita, condito da errori e difficoltà di vario genere, la squadra granata si è espressa al meglio proprio nell’occasione più importante, approcciando la gara col piglio giusto. Niente calcoli e speculazioni, la Salernitana non si è adagiata sulla formula dei playout, che le attribuisce in partenza un vantaggio legato alla migliore posizione in classifica, ma ha cercato subito la via del gol al cospetto di un Lanciano frastornato e scarico dal punto di vista psicologico, ma anche poco brillante sul piano fisico come, del resto, si sospettava visto il rendimento delle ultime dieci giornate della regular season (una sola vittoria). Granata bravi a sbloccare subito la partita con Donnarumma, ancora mortifero da ex, che ha sfruttato a dovere l’assist al bacio di Zito, uno dei più continui ed ispirati dell’undici di Menichini. La solita dormita difensiva ha permesso a Marilungo di trovare il pari, ma è stata solo un’illusione. Salernitana troppo superiore al Lanciano, meglio disposta in campo e sostenuta da una determinazione e da una voglia di vincere che hanno lasciato poco spazio alle speranze dei frentani, colpiti ancora da Zito, il cui sinistro al volo ha impattato alla perfezione il cross mancino di Nalini. I due esterni offensivi granata sono stati quasi imprendibili per i dirimpettai in maglia rossonera e sono stati una delle chiavi della vittoria della Salernitana che avrebbe già potuto archiviare la pratica nel primo tempo con Coda e con Donnarumma, fermati, rispettivamente, da Cragno e dal palo. Nella ripresa il Lanciano ci ha provato, ma Terracciano è stato attento in un paio di circostanze e, nell’ultimo scorcio di partita, i cambi hanno fatto la differenza. Gatto ha garantito cambio di passo e quel guizzo che serviva per stendere definitivamente il Lanciano. Pesante il suo gol dell’ex, seguito da quello di Coda, imbeccato alla perfezione da Moro, altro subentrato. Un poker da urlo nella serata più importante: davanti a 1300 tifosi festanti, sollevati ed anche, in parte, increduli la Salernitana ha ipotecato la salvezza, lasciandosi alle spalle ansie e paure accumulate in un anno per tanti versi da dimenticare ma che dovrà anche servire da monito per il futuro che è già dietro la porta.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto