I numeri, anche stavolta, solo in parte potrebbero servire per capire. In fondo, a Claudio Lotito sono importati sempre e solo quelli ma solo da un certo punto di vista. La passione di Salerno va oltre le difficoltà di una squadra condannata dalle scelte scellerate compiute a maggio a lottare per non retrocedere e nemmeno ad armi pari con le altre squadre. Ecco perché la corsa al biglietto, questa sorta di mobilitazione generale che in poche ore ha fatto sì che la Lazio vendesse tanti biglietti come le capita solo in occasione di un derby o giù di lì è l’ennesima sconfitta per chi ha pensato prima al suo orticello, mortificando la passione della gente di Salerno, quella stessa gente che, a metà maggio, nonostante tutto, era accorsa all’Arechi per festeggiare con la squadra ed ascoltare ancora una volta le promesse della proprietà. Promesse che non sono state mantenute, perché, da un lato, la Salernitana non è stata ancora venduta e, dall’altro, il mercato non ha consegnato alla piazza una squadra degna delle aspettative e, soprattutto, in tutto e per tutto adeguata al campionato di serie A. Gli arrivi tardivi di Simy e Ribery solo in parte hanno riscattato quanto fino a quel momento non era stato fatto, ma le lacune restano e, al di là degli infortuni, le difficoltà tecniche in alcuni reparti, centrocampo e difesa in particolare, ne prescindono. Eppure c’è chi s’è rammaricato per le scuse che non gli sono state recapitate, ossia Marco Mezzaroma, e chi, come Claudio Lotito, continua a battere sul concetto che la Salernitana gli sia stata tolta, come se le Noif non fossero mai esistite. Poi, che in termini civilistici, anche le sue ragioni meritino attenzione, è un fatto incontrovertibile. Che la Salernitana ne abbia già patito le conseguenze, però, lo è altrettanto. Domenica tantissimi tifosi granata da tutta Italia si muoveranno per raggiungere l’Olimpico ed essere presenti in occasione della sfida con la Lazio. Sfida impari sul campo, ma sugli spalti sarà diverso ed il calore ed il colore dei tifosi granata potranno ancora una volta fare la differenza. L’occasione è ghiotta per farsi sentire e vedere anche dall’ex patron che lancia frecciate verso persone che egli stesso ha posto all’interno della Salernitana. Messaggi da decriptare, forse, anche per capire come stiano procedendo le cose sul fronte cessione? Chissà. Per ora, il calendario dice che domenica si giocherà Lazio- Salernitana e che otto giorni dopo scadrà il nuovo termine indicato dai trustee nelle scorse settimane. Il momento della verità si avvicina sempre di più. Il tempo per voltare pagina è ormai maturo. Chi ora è esterno alla Salernitana e chi è ancora presente: il valzer degli addii non dovrà vedere defezioni. La passione dei tifosi granata merita rispetto e certezze.
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