L’impressione è che i granata fossero come bambini al luna park, e, forse, il nome dello stadio dell’Aston Villa, il Villa Park per l’appunto, si prestava anche. Contro una formazione di spessore internazionale, prossima ormai all’esordio in campionato anche se non al completo, il rischio di prendere una imbarcata c’era. Ed anche per questo Castori ha voluto insistere sui concetti a lui più cari. Grande attenzione alla fase di non possesso, pressing, ripartenze con pochi fronzoli ed un solo elemento, Djuric, in avanti a fare da punto di riferimento. Tenuto a riposo per precauzione Bonazolli, al tecnico granata non restavano grandi alternative ed infatti solo nel finale di gara si è visto in campo Kristoffersen, inserito al posto della torre bosniaca. Djuric è apparso anche un po’ nervoso e sicuramente a mal partito nel ruolo di punta boa con il compito di venire incontro e fungere da regista offensivo, proteggendo palla e smistandola ora ai mediani ora agli esterni. Zortea e Ruggeri, le due frecce orobiche giunte dal mercato, hanno dimostrato di avere gamba e personalità. Il primo ha pure sfiorato il gol del raddoppio, peccando di freddezza davanti al portiere sul bel lancio di Capezzi, uno dei tanti centrocampisti inseriti da Castori per fare densità in mezzo al campo. E proprio uno di loro, Obi, ha sbloccato di testa la gara sugli sviluppi di un calcio piazzato. Un acuto, quello dell’ex Chievo, che ha rotto momentaneamente il dominio dei padroni di casa, quasi sempre in possesso palla ma poco incisivi inizialmente. Con Kechrida a coprire le spalle a Zortea, Castori ha rinforzato gli ormeggi in difesa inserendo Strandberg tra Gyomber e Jaroszjsnki, accentuando la vocazione ad essere squadra di sacrificio e lotta, a trazione decisamente posteriore ma con improvvise accelerazioni per ribaltare l’azione della sua Salernitana. La squadra granata ha lottato, mostrando determinazione e buone gambe, ma anche un deficit di qualità che non può essere ignorato. Specie in mezzo al campo, laddove bisogna essere svelti e precisi nelle giocate, la Salernitana, che ieri doveva fare a meno dei due Coulibaly, rimasti a casa per problemi di visto, pare necessitare di altri innesti, di almeno un elemento che possa accendere la luce. E’ vero che Castori preferisce gente che si inserisca e non chieda palla sui piedi, ma qualcuno che possa verticalizzare e saltare l’uomo per spezzare la linea del pressing avversario potrebbe essere utile. Da Ascoli arrivano smentite su Sabiri, mentre da Genova pare essere tutto pronto per lo sbarco in granata del difensore Chabot. Lontano Caprari, ora si potrebbe riaccendere la trattativa col Genoa per Favilli, Cassata e Radovanovic, mentre dopo Ferragosto potrebbero essere i giorni giusti per Simy del Crotone. Dopo l’assaggio di calcio inglese, Castori potrebbe ottenere un rinforzo proveniente dal Regno Unito, il centravanti Ugbo del Chelsea.
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