SALERNITANA: SCONTRO TOTALE CON DIA –

Il prossimo round è fissato per il 10 maggio, mentre la chiusura del lodo è stata spostata al 30 giugno. La Salernitana e Boulaye Dia si sono ritrovati faccia a faccia davanti al Collegio Arbitrale istituito per dirimere la questione sorta dopo la denuncia dell’allora allenatore granata, Fabio Liverani, del rifiuto dell’attaccante senegalese a scendere in campo nei minuti finali della gara di Udine. Proprio il 10 maggio sarà ascoltato Liverani, mentre ieri sono stati ascoltati l’ex ds De Sanctis ed il Segretario Dibrogni. Dia ha chiamato come testimoni Costil e Coulibaly. La Salernitana ha già programmato il suo futuro senza Dia, ma non ha ancora quantificato l’importo che ricaverà dalla sua partenza. Certo è che dai 40 milioni agognati la scorsa estate dal presidente Iervolino oggi, alla luce di tutto quello che è accaduto durante il campionato, Dia rischia di essere svenduto. Anche così si fa esperienza, del resto. E di esperienza ora la Salernitana sente di aver bisogno tanto è vero che si è rivolta a Guido Angelozzi, autentico plenipotenziario del Frosinone. Il presidente Stirpe gli ha dato le chiavi e lui s’è messo alla guida dal 2020, conquistando la promozione in A nel 2023. Angelozzi ha 69 anni, viene dalla gavetta, ha sposato quasi sempre progetti a medio- lungo termine, ha saputo pescare giovani poco conosciuti in tutte le categorie ed anche fuori dall’Italia, ma ha avuto il pieno e totale controllo della gestione dell’area sportiva. Legato al club di Stirpe da altri quattro anni di contratto, Angelozzi è da tempo nei radar della Sampdoria. Lui per ora nicchia e mantiene alta l’attenzione sul campo. La domanda, però, è una soltanto: Danilo Iervolino accetterà di mettersi in casa un uomo di calcio con tanta esperienza alle spalle che vuole incidere sulle scelte per poi risponderne eventualmente se dovessero rivelarsi errate? Non è certo che Angelozzi dirà sì alla Salernitana, ma se il primo nome sussurrato a Iervolino è stato il suo e se il patron ha mostrato stima e gradimento verso il dirigente siciliano, che ha costruito il Frosinone con pochi investimenti e svariati prestiti, sarà importante chiarire bene fin dall’inizio certi aspetti. In questi due anni e mezzo la Salernitana è passata dal ds accentratore al ds suggeritore per poi tornare sui suoi passi e bocciarsi da sé. Ora sembrerebbe che nelle intenzioni del presidente ci sia quella di dare più risalto alla figura dell’uomo mercato, riconoscendogli un ruolo forte che gli consenta di gestire tutte le diverse aree che orbitano intorno alla squadra. Ormai fuori dai giochi da tempo, la Salernitana guarda con un pizzico di interesse in più alla lotta salvezza e spera che il Frosinone possa tagliare il traguardo e liberare Angelozzi.

Autore dell'articolo: Redazione