Capovolgere la classifica: se fosse possibile, sarebbe un affare per la Salernitana. In realtà, i granata, a modo loro, l’hanno già fatto. Sì, perchè Moro e soci sono fin qui riusciti a mantenere un rendimento accettabile quando hanno sfidato le squadre della parte alta della graduatoria mentre sono venuti meno proprio con quelle che lottano per non retrocedere. Ed alla vigilia di un ciclo di sette scontri diretti su otto gare il dato è tutt’altro che incoraggiante. Dei 32 punti conquistati nelle 34 giornate fin qui disputate, infatti, la Salernitana ha viaggiato al ritmo di un punto a partita nelle sfide con le big: dal Crotone, primo in classifica, all’accoppiata Avellino – Ternana, le uniche due formazioni che al momento si trovano in una sorta di limbo e non hanno più grosse ambizioni né impellenze particolari, infatti, la Salernitana ha raccolto 25 punti in 25 partite. Addirittura, la squadra granata ha raccolto quattro punti nel doppio confronto con Cesena e Novara, due delle squadre terze in classifica, restando imbattuta anche contro il Pescara – due pareggi – e contro Brescia – quattro punti in due scontri diretti – e Perugia – due pari -. Bilancio in rosso con Spezia e Bari, da cui la Salernitana è sempre stata sconfitta mentre i granata hanno vinto le gare interne con Avellino e Ternana, da cui sono stati battuti in trasferta. Bene con le squadre della parte alta della classifica e con quelle che sono al sicuro, male con quelle della zona bassa. In nove scontri diretti, infatti, la squadra granata ha vinto solo contro l’Ascoli, raccogliendo quattro pareggi – Latina, Lanciano, Vicenza e Livorno, tutti in trasferta -e quattro sconfitte – Modena e Como in trasferta, Pro Vercelli e Lanciano in casa -. Proprio le due battute d’arresto interne rischiano di rivelarsi un macigno pesantissimo per la Salernitana. Avesse soltanto pareggiato le gare con piemontesi e frentani all’Arechi, ora la squadra granata sarebbe in una posizione di classifica ben diversa tenendo conto del fatto che le rivali avrebbero due punti in meno. Impossibile riavvolgere il nastro, inutile piangere sul latte versato, obbligatorio cambiare passo nel finale di stagione. La Salernitana deve diventare grande e cinica con le piccole o, meglio, con le sue dirette concorrenti. Solo così la salvezza potrà essere raggiunta. All’Arechi i granata riceveranno Latina, Vicenza, Livorno, Modena e Como, mentre in trasferta se la vedranno con Ascoli e Pro Vercelli. Sette sfide con altrettante consorelle che sono nella sua stessa condizione: la Salernitana ha ancora il destino nelle sue mani. In una stagione sciagurata è questo l’unico aspetto positivo.
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