Servirà anche l’aiuto del pubblico perché la gara con la Sampdoria sarà un banco di prova importante per la Salernitana. La squadra granata ha mosso la classifica ad Udine, incassando un pari senza colpo ferire e senza troppi rimpianti per la superiorità numerica non sfruttata.
Ora, però, l’errore sarebbe pensare che la gara di domenica sia già vinta in partenza. La Samp ha ben figurato nelle due partite casalinghe con Atalanta e Juve, ma ha problemi in società oltre che in attacco. Zero gol segnati per i doriani come per i granata. Le due squadre, però, hanno mostrato compattezza e spirito di sacrificio.
La partita di domenica potrebbe essere caratterizzata dalla prevalenza delle rispettive fasi difensive sugli attacchi. La Salernitana dovrà e vorrà provare a fare qualcosa in più per sbloccarsi a livello realizzativo, ma anche per tornare a vincere in casa. I tre punti all’Arechi mancano dal 5 maggio, giorno del successo fondamentale sul Venezia.
Quel giorno fu determinante anche la spinta dell’Arechi, pienissimo nonostante si giocasse di giovedì pomeriggio. La città intera volle come fermarsi per spingere la sua squadra verso il completamento di una rimonta che era cominciata proprio contro la Samp, a Marassi. Saranno almeno ventimila i tifosi presenti domenica ed il loro sostegno sarà prezioso per una squadra che non è ancora riuscita a schierarsi nella sua formazione ideale, visti gli imprevisti in serie che stanno accompagnando la prima parte della stagione.
Dopo Bohinen, s’è fermato di nuovo Radovanovic e tanti altri granata non sono al top. Nicola dovrà trovare la quadra tra esigenze tecniche e dosaggio delle forze fisiche a disposizione. Lassana Coulibaly è annunciato al rientro. Vilhena potrebbe dare ordine in cabina di regia con Maggiore schierato da mezz’ala. Candreva e Mazzocchi potrebbero partire ancora titolari sulle corsie laterali. Difesa confermata, anche perché le alternative latitano, mentre in attacco potrebbe toccare a Dia far coppia con l’ex Bonazzoli.