Sabato all’Arechi arriverà il Pescara dell’ex Roberto Breda. La Salernitana, reduce da tre sconfitte di fila, è all’ultimo lato di bolina prima del giro di boa e dovrà centrare i tre punti per ritrovare vento favorevole. Vele granata da tempo sgonfie, senza punti e senza gol e con tre pesanti battute d’arresto a fare da zavorra quanto mai scomoda. Errori di interpretazione delle partite e limiti strutturali del gruppo sono fuori discussione, ma ora Castori chiede alla squadra di mettersi tutto alle spalle e di rimboccarsi le maniche. Bisognerà ritrovare lo spirito giusto, quello che fa la differenza anche e soprattutto quando le acque cominciano ad agitarsi. I veri marinai, del resto, non si vedono quando il mare è calmo. Ed allora nel derby tra mar Tirreno ed Adriatico contro il delfino pescarese dell’ex Roberto Breda la Salernitana dovrà ritrovare certezze e mentalità che ha smarrito nelle ultime settimane. Servirà una squadra aggressiva, compatta, determinata, convinta: tutto ciò, insomma, che non si è visto nelle ultime tre partite, se non a tratti con il Pordenone, e che sarà indispensabile ritrovare in occasione della gara con un Pescara con l’acqua alla gola. Gli adriatici proveranno a chiudere gli spazi per sfruttare le ripartenze, proponendo un tema tattico caro a Castori che, pertanto, sarà chiamato anche a proporre qualche variazione sul solito spartito. Giocando in casa ed avendo bisogno della vittoria per chiudere alla lusinghiera quota 34 la prima parte di campionato, la Salernitana non potrà solo aspettare l’avversario ma dovrà aggredire la partita per mettere a nudo limiti e difetti altrui. Pressing alto e ripartenze corte, magari col supporto di una spinta più qualitativa dalle fasce e degli inserimenti più continui delle mezze ali. Nella testa di Castori al primo posto sembra esserci ancora la conferma del 3-5-2 con Kupisz a destra in luogo di Casasola e Cicerelli mezz’ala al posto dello squalificato Anderson. Con loro due in campo non sarebbe un problema passare al 4-4-2 in corso d’opera. Tutino e Djuric hanno bisogno di maggiore sostegno, ma devono anche dare dei segnali. Servono i loro gol per ritrovare slancio in classifica.
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