SALERNITANA, SETTIMANA CRUCIALE PER IL DS –

Ieri il Venezia ha superato la Cremonese ed ha festeggiato il ritorno in massima serie a due anni dalla retrocessione. I lagunari hanno raggiunto Como e Parma. Il club ducale ha impiegato tre stagioni per ritrovare la Serie A, il Venezia due, mentre Genoa e Cagliari una sola stagione. Anche la Cremonese ha provato a risalire immediatamente al piano superiore, ma s’è fermata ad un passo dal traguardo. Al via del prossimo campionato cadetto ci saranno Samp e Spezia, al secondo campionato di fila in B dopo la retrocessione dalla massima serie, cui si aggiungeranno le tre retrocesse dell’ultima stagione: Sassuolo, Frosinone e Salernitana. La storia e la statistica dicono che nel giro di un paio d’anni chi è retrocesso dalla massima serie riesca poi a farvi ritorno, ma ci sono anche le eccezioni. Spal e Benevento sono esempi da non seguire ed al tempo stesso da studiare per capire quali errori non si debbano commettere. La Salernitana sa di averne fatti nel recente passato e lo ha ammesso anche il presidente Iervolino che ieri ha fatto un salto a Frosinone per il Memorial Angelo Iervolino, riservato per la sua terza edizione alle squadre giovanili. C’era anche Stefano Colantuono, che ha smesso i panni dell’allenatore della prima squadra per tornare ad indossare quelli di responsabile del settore giovanile. Il suo contributo alla ripartenza della Salernitana in questa fase è sicuramente molto apprezzato dal presidente e dall’ad Milan. Colantuono ha lavorato per anni con Guido Angelozzi e sicuramente avrà speso più di una buona parola per l’esperto dirigente ora al Frosinone e, magari, avrà anche lavorato di diplomazia per cercare di aggiungere argomenti interessanti alla corte già molto serrata della proprietà. Iervolino sa che c’è bisogno di un manager che possa gestire tutta l’area tecnica ed avere il controllo di tutte le figure che gravitano attorno alla squadra. Anche Osti è un dirigente che ha lavorato in passato con Colantuono ed è considerato, ma al momento si aspetta la decisione di Angelozzi. Bisogna sciogliere in fretta il nodo ds per poter dare il via al mercato perché c’ necessità di trovare un equilibrio tra necessità di bilancio e ragioni più strettamente tecniche e, del resto, solo dopo aver ingaggiato il nuovo diesse, la Salernitana potrà prendere in esame le candidature dei possibili allenatori.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto