La partita torna in mano allo staff medico. Dubbi in difesa e a centrocampo per la Salernitana in vista del match in notturna di lunedì prossimo contro la Pro Vercelli di Longo. Giuseppe Sannino, che sarà costretto a disertare la panchina contro i piemontesi per squalifica – un turno di stop per blasfemia per il tecnico di Ottaviano – deve fare i conti con le non perfette condizioni di Perico e Della Rocca. Il primo si spera di recuperarlo, nonostante la lombalgia acuta frutto di una caduta a Latina. Della Rocca invece, alle prese con un sovraccarico di natura tendinea, potrebbe comunque partire dalla panchina per fare spazio e posto a Ronaldo.
Discorso a parte per Moses Odjer il cui bollettino medico parla di un mese di stop, ma che potrebbe rischiare di prolungare la sua degenza. Ma andiamo con ordine. Contro i bianchi, il trainer granata che in panchina sarà sostituito dal suo vice Fiorin, conta di schierare lo stesso spartito tattico andato in scena sabato scorso in terra pontina. La Salernitana dovrebbe schierarsi con il 3-4-1-2. In difesa c’è da sciogliere il rebus Perico. Il difensore pare salterà anche la seduta di lavoro di domani, a scopo precauzionale. Poi dovrebbe accelerare i tempi di recupero, favorito anche dal calendario che con il posticipo serale di lunedì da una mano allo staff medico coordinato dal dr. Italo Leo. L’impressione, comunque, è che possa farcela. Per quanto riguarda il centrocampo, invece, Busellato pare viaggi verso il completo recupero. L’ex Cittadella dovrebbe far coppia con Ronaldo nella zona nevralgica con Improta e Vitale rispettivamente sulle corsie di destra e sinistra. Dalla cintola in su, invece, i giochi sono praticamente fatti. Capitan Rosina sarà libero di agire nella terra di mezzo, pronto ad innescare Coda e Donnarumma.
Discorso a parte, invece, come dicevamo per quanto riguarda Moses Odjer, uscito per infortunio a Latina. Gli esami diagnostici hanno rilevato una lesione muscolare di secondo grado al vasto intermedio del quadricipite destro. Il bollettino medico del club ha parlato di almeno quattro settimane di stop. Il rischio che i tempi si raddoppino è abbastanza concreto. La storia clinica di lesioni del genere – di secondo grado – infatti racconta di un recupero stimato che va dalle sei alle otto settimane. La speranza è che la tempra del motorino ghanese possa smentire anche i trattati di medicina. Staremo a vedere. Certo è che rischiare il centrocampista nelle ultime due gare contro Avellino in trasferta o Perugia in casa il 30 dicembre sarebbe un azzardo, considerando che poi il campionato si ferma per quasi un mese.