Il Brescia serve la cinquina in casa del Pescara e vola in classifica, il Benevento batte il Venezia non senza polemiche per la direzione arbitrale, lo Spezia continua la risalita superando la Cremonese, mentre il Verona frena ancora ed il Cittadella cade a Cosenza. La terza di ritorno in serie B, che ha visto il Perugia fermo ai box, ha confermato le gerarchie ed i rapporti di forza attuali di un campionato che ha vissuto un prologo bruttissimo per il grave infortunio occorso a Scavone nei secondi iniziali di Lecce- Ascoli, prima sospesa e poi giustamente rinviata. Pareggiando a Padova, la Salernitana non è riuscita a riagganciare il treno playoff, che resta distante un paio di lunghezze. Margine senza dubbio colmabile sulla carta, ma a patto che questa squadra trovi continuità di rendimento e ritrovi la vittoria interna, prima condizione per poter dare una base forte alle proprie ambizioni. E l’occasione si presenterà a stretto giro, visto che venerdì sera all’Arechi arriverà il Benevento, in serie utile da sette gare e reduce dal discusso successo interno sul Venezia. Brucia ancora la quaterna incassata al Vigorito nel giorno di San Matteo, per cui ai granata i tifosi chiederanno un riscatto a tuttotondo, atteso che, al d là del campanile, la vittoria sarà fondamentale in chiave classifica. Gregucci avrà a disposizione Lopez, candidato a debuttare sulla corsia sinistra proprio contro la sua ex squadra, mentre dovrà valutare le condizioni di Calaiò, che non gioca da mesi una gara ufficiale e che difficilmente avrà i novanta minuti nelle gambe. In attacco, però, la Salernitana ha bisogno di incisività, presenza dentro l’area, di gol che sicuramente sono nella faretra dell’arciere, che avrà bisogno di tempo, però, per poter dare il suo apporto in maniera totale. Contro il Benevento si spera di poter schierare Akpa, ma chissà che non sia giunto il momento di provare a rilanciare Di Gennaro per trovare quelle geometrie e quelle verticalizzazioni che non si sono viste a Padova dove è finalmente tornato in campo Bernardini, fermo dal dicembre 2017. Per lui è stata una sorta di liberazione dopo tanto tribolare e, di sicuro, Gregucci può sorridere perchè la retroguardia, in cui Migliorini è sempre più prezioso ed imprescindibile, ritrova un altro baluardo. Resta, però, il problema del gol e della pericolosità in attacco, quello che non assilla di certo il Brescia, sempre a segno in tutte le gare giocate e con in organico il capocannoniere del torneo, Donnarumma, che ha trovato in Torregrossa un degno supporto. E non si tiri fuori la storia dell’erba del vicino, perchè sono i numeri che parlano: sono i gol che fanno vincere i campionati.
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