Testa sotto e pedalare. Tra le righe, è il messaggio lanciato alla squadra da Gian Piero Ventura al termine del match di lunedì sera. La sconfitta col Benevento ha fatto registrare dei passi indietro, ma ha anche raffreddato gli entusiasmi che si erano accesi dopo l’inizio incoraggiante. Fa parte del gioco e non c’è da meravigliarsi più di tanto. A Ventura ed alla squadra va riconosciuto il merito di aver portato a casa sei punti in tre gare e, anche grazie all’intervento del calendario che ha collocato il derby alla terza giornata, anche quello di aver riportato tanta gente allo stadio. Il risvolto della medaglia era che proprio perchè c’erano tanti spettatori erano più alte le aspettative e, di certo, sotto questo aspetto è comprensibile la delusione, ma va anche detto che una squadra giovane ed ancora in costruzione, peraltro con qualche problema di formazione non di poco conto, poteva esaltarsi o venir meno in un’occasione particolarmente attesa. Testa e campo: sono questi i due aspetti su cui Ventura ha già ripreso a martellare il gruppo cui ha spiegato gli errori commessi sia nell’approccio un po’ supponente alla gara sia nello sviluppo e nella lettura della partita. Peccati di gioventù che, però, devono essere scontati in fretta perchè all’orizzonte c’è l’insidia Trapani, squadra in difficoltà in questo avvio di stagione e già con l’acqua alla gola. La Salernitana dovrà, pertanto, essere decisa e motivata al massimo, mostrando quella fame di conquistare punti che deve necessariamente sorreggere i sogni di una squadra giovane. Per la trasferta al Provinciale sarà ancora emergenza per Ventura, anzi di più. Oltre agli infortunati di lungo corso, all’appello potrebbe mancare anche Karo, alle prese con noie all’adduttore. Nella ripresa del derby Ventura ha lanciato nella mischia Kalombo, divenuto un autentico jolly, che potrebbe giocare da titolare domenica sera, visto che Pinto, l’unico difensore di ruolo rimasto, è mancino come Jaroszjsnki. Chissà se nei pensieri di Ventura non sia balenata anche la possibilità di snaturare la squadra e di passare alla difesa a quattro, allargando Kalombo ed inserendo a sinistra Lopez. Il dato di fatto è che all’alba di una settimana in cui si giocherà tre volte quasi senza respiro, la Salernitana è a corto di alternative in difesa mentre in mediana l’assenza di Akpa rischia di essere un fardello pesante. Odjer ha fatto quel che ha potuto contro il Benevento, ma non ha le caratteristiche e la qualità dell’ivoriano. Dziczek deve ancora calarsi nella realtà del campionato italiano e, dunque, anche nella zona nevralgica, al momento, la coperta è corta. In attacco si dovrebbe ricominciare da Jallow e Giannetti.
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