Si riparte dal modulo. Mai come stavolta, Torrente non ha dubbi. Nonostante gli infortuni e le defezioni che oramai fanno parte della triste normalità in casa granata. La Salernitana domenica prossima, contro il Novara all’Arechi, conferma il tridente per tentare di scardinare la seconda migliore difesa del torneo (appena otto reti al passivo). L’allenatore ha deciso di puntare sullo spartito tattico che è anche il suo marchio di fabbrica. Fin dai primi giorni di ritiro, insomma. La Salernitana giocherà con tre riferimenti offensivi. Senza guardare al pedigree dei giocatori insomma, ma solo al rendimento e alle condizioni fisiche dei singoli. In tutti i reparti.
Altro discorso è relativo alle pedine (poche e acciaccate) da impiegare nello scacchiere granata, falcidiato da infortuni di vario genere. Sopratutto in difesa. Come se non bastasse, infatti, proprio ieri alla ripresa degli allenamenti, Empereur ha interrotto prima la seduta di lavoro, probabilmente per un affaticamento muscolare. L’ennesima tegola per Torrente, se si considera che il brasiliano è l’unico difensore centrale di ruolo superstite della rabberciata difesa granata (la seconda peggiore per numero di reti incassate, 19 in condominio con l’Avellino).
A questo punto, numeri alla mano, il nuovo arrivo Bernardini si candida ad esordire dal primo minuto con la maglia della Salernitana domenica pomeriggio all’Arechi contro i piemontesi. L’ex Livorno, fermo da mesi e recuperato dal mercato degli svincolati, era in predicato comunque di giocare, ma al fianco di Empereur. Lanzaro, infatti, ancora ieri non si è allenato con il gruppo. L’augurio è che uno tra Lanzaro ed Empereur possa recuperare, altrimenti l’allenatore dovrà adattare nuovamente uno tra Franco o Pestrin al centro della difesa, con il primo in vantaggio sul capitano, da un po’ di tempo finito in naftalina. Sulle fasce basse le scelte sono quasi scontate. Colombo a destra e uno tra Rossi e Franco dalla parte opposta. In mediana, invece, la felice sorpresa è rappresentata da Odjer. Il ghanese è sicuro di una maglia da titolare. Moro dovrebbe essere confermato in cabina di regia con uno tra Sciaudone e Bovo nel ruolo di mezzala. Da valutare le condizioni di Bovo che se in forma potrebbe scalzare l’ex Catania e Bari, pupillo di Torrente.
In attacco Gabionetta, Coda e quasi certamente Milinkovic che ha fatto un’ottima impressione nell’ora di gioco in cui è stato impiegato a Bari. In tal caso, Donnarumma autore del gol del momentaneo pari al San Nicola partirebbe ancora dalla panchina per entrare a partita in corso. Stesso discorso per un altro senatore a cui Fabiani aveva momentaneamente tolto il laticlavio: Troianiello è stato reintegrato nel gruppo e torna a disposizione di Torrente. Anche l’ex Bologna, però, è destinato a partire dalle retrovie. Dalla panchina, tanto per intenderci. Fin troppo chiaro a questo punto il messaggio del tecnico. Non esistono più gerarchie predefinite. Gioca chi merita. La speranza è che chi merita valga bene una… messa.