La Salernitana porta via un punto da Bologna senza dover chiedere scusa. Anzi. Nel primo tempo era stata proprio la squadra di Nicola, scortata da oltre duemila tifosi, a controllare il gioco, imponendo i ritmi della contesa ed alimentando la manovra con i tanti duelli individuali vinti e dispiegandosi con fraseggi fitti ed aperture ariose con cui alternava ricerca del gioco interno tra le linee ad aggiramenti sugli esterni. Mazzocchi a destra faceva ciò che voleva del tenero Cambiaso, mentre a sinistra un Bradaric non devastante dal punto di vista fisico dava segnali di discreta intraprendenza. Il Bologna agiva di rimessa, la Salernitana provava ad arrivare al tiro con azioni manovrate. Sansone e Dia erano protagonisti di occasioni clamorose non concretizzate. Il pari al termine della prima frazione di gioco era risultato stretto per i granata. Tuttavia, nel calcio conta buttarla dentro. Nella ripresa il Bologna si presentava con tre novità fin da subito per accentuare esperienza e fisicità dopo essere stato travolto sotto questo aspetto dallo strapotere di Lassana Coulibaly e non solo. Un paio di cross a tagliare fuori i quinti granata avrebbero potuto dare al Bologna il vantaggio, che arrivava su un buco difensivo a cui Gyomber doveva rimediare alla disperata. Rigore e giallo. Arnautovic firmava il vantaggio. La Salernitana reagiva subito con la testa, meno sul piano delle occasioni. Il Bologna in contropiede ci provava senza sferrare il colpo da ko, cedendo metri su metri alla Salernitana che aumentava la spinta con gli innesti di Candreva, Botheim e Valencia ed un indomito Mazzocchi che chiudeva la gara da terzo di difesa. Candreva, autentico leader tecnico della squadra, incideva nell’occasione del pareggio, andando tiro col sinistro. Respinta incerta del portiere felsineo e zampata felina di Dia sotto porta. Il settore ospiti esplodeva di gioia, la Salernitana dava quasi l’impressione di poter affondare ancora. Alla fine era pari e patta, ma da Bologna la Salernitana ha portato via molto più di un punto, bensì la conferma di una continua crescita mentale e tecnica. Sotto gli occhi di Piatek la squadra di Nicola ha dimostrato di poter giocare senza timori di sorta anche contro una squadra abituata alla massima serie. La Salernitana che si intravede all’uscita dalla lunga estate di mercato ha tutti i mezzi per giocarsela e con tutti. Terzo risultato utile di fila, cinque punti in classifica ed un’altra gara già all’orizzonte. È la serie A, del resto.
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