Per la prima volta in stagione la Salernitana ha infilato due risultati utili consecutivi e, sebbene i pareggi con Spezia e Genoa, abbiano mosso in maniera non significativa la classifica, è pur vero che hanno consentito alla rinnovata squadra granata di mantenere invariato il distacco da due dirette rivali. Inoltre, bisogna sempre considerare che la Salernitana potrebbe giocare le partite con Udinese e Venezia, ancora sub iudice, e recuperare quel punto che le è stato sottratto a tavolino. Certo, il 7% di Walter Sabatini non è stato incrementato, a prima vista, dai due pareggi di fila, ma non si può negare che non aver perso due partite comunque complicate abbia giovato al morale di un gruppo che ha bisogno di crescere dal punto di vista della condizione generale e di trovare la giusta intesa tra i singoli. Qualche automatismo va perfezionato e lo si è visto anche nella circostanza del gol genoano a firma di Mattia Destro, rapido e letale sotto porta nell’anticipare tutti sul cross di Ekuban. Proprio l’ex Roma ha avuto sul piede il pallone del raddoppio, ma ha girato tra le mani di Sepe che ha subito rilanciato l’azione che Verdi ha portato avanti, trovando un varco sulla destra: cross per la testa di Djuric, sponda del bosniaco e guizzo rapace di Bonazzoli, l’uomo più atteso, per il pareggio. Colantuono ha osato, schierando Ederson in mediana al posto di Kastanos e lasciando fuori Ribery per inserire fin dal primo minuto un altro attaccante puro, Bonazzoli. La Salernitana non sempre è stata compatta e disciplinata nel mantenere distanze e posizioni, ma ci ha messo cuore e grinta, facendo vedere anche giocate di qualità con alcuni singoli. Nella ripresa Colantuono ha chiesto aiuto alla panchina, ma Kastanos accanto a Coulibaly in mediana e Ribery chiamato a fare il trequartista centrale della linea a tre non sono riusciti a cambiare volto alla gara, anzi il francese s’è spesso defilato a sinistra, pestandosi i piedi con Perotti. Il Genoa, che aveva reclamato per una trattenuta di Dragusin su Destro all’alba della ripresa, ha cercato di approfittare dello squilibrio tattico dei granata, ma la difesa ha retto bene ed alla fine il risultato è rimasto invariato. Pari giusto che, forse, non accontenta nessuno: capita spesso nel calcio. La Salernitana deve fare pochi calcoli e pensare soltanto a preparare bene ogni singola partita, con l’obiettivo di crescere sempre più sul piano fisico e della coesione di squadra. Impossibile ed inutile pensare ad altro. Le tare e gli errori del passato non potevano essere spazzati via solo con un mercato pirotecnico. Fosse stato così, sarebbe stato troppo facile. E, si sa, nella storia della Salernitana, che oggi ha fatto gli auguri a tutti i suoi innamoratissimi tifosi, non è mai stato facile.
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