SALERNITANA: UNA SOSTA PER RIPARTIRE –

Ritornare a fare punti per rimpolpare la classifica e tirarsi fuori dalla zona rossa e sfatare anche il tabù della sosta. Stefano Colantuono ha subito due grandi obiettivi da centrare e dovrà sfruttare i dieci giorni che precedono la gara del 23 novembre a Reggio Emilia contro il lanciatissimo Sassuolo di Grosso per trovare il bandolo di una matassa che s’è imbrigliata paradossalmente proprio dopo la fine del mercato estivo e in concomitanza con la prima sosta del campionato. Con Martusciello in panchina la Salernitana ha faticato a ripartire dopo le due settimane di stop. Era successo in occasione della prima sosta, a cavallo della quale i granata incassarono le sconfitte di Mantova e poi dell’Arechi col Pisa nella giornata del disastro Var. e la cosa si è ripetuta anche dopo la vittoria di Palermo. La seconda sosta stagionale ha portato con sé due ko di fila con Spezia in casa e Cremonese fuori ed in generale solo due punti in cinque partite. L’avventura di Martusciello, che ha comunque un contratto fino al 2026, si è conclusa con la sconfitta interna col Bari alla vigilia della terza sosta stagionale. Toccherà a Colantuono provare a ripartire con risultati differenti rispetto al suo predecessore. Da ieri il tecnico di Anzio ha cominciato a lavorare con il gruppo che è molto diverso da quello con cui si era accomiatato dalla massima serie la scorsa primavera e che presenta ancora alcune problematiche di carattere fisico. Tongya, Sepe, Jaroszynski devono smaltire i rispettivi acciacchi, mentre Maggiore ha rimediato una lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra e salterà sicuramente la gara col Sassuolo e quella con la Carrarese. In ripresa Reine- Adelaide che in Emilia dovrebbe tornare a disposizione proprio nello stesso stadio in cui ha debuttato in granata, storia del 21 settembre scorso contro la Reggiana. Forse, in quell’occasione, la Salernitana disputò la sua miglior partita esterna senza riuscire a fare gol e lasciando per strada due punti pesanti. Ripartire da Reggio Emilia potrebbe essere una sorta di appuntamento col destino.

Autore dell'articolo: Redazione