Pezze e toppe non bastano più. Chissà se serviranno gli striscioni ed il silenzio con cui domani la Salernitana verrà accolta all’ingresso in campo da un Arechi al minimo stagionale. Neanche l’indecorosa retrocessione aveva potuto svuotare e azzerare la fede e la passione dei tifosi granata. Ci è riuscita, infine, l’assenza di risultati e di prospettive in cui squadra e società hanno ciascuna le proprie responsabilità. Ora Salerno si scopre stanca e delusa, ma anche preoccupata dei risvolti che la situazione di classifica potrebbe avere. Certo, il tempo c’è e ci sarebbe comunque a prescindere da come dovesse andare la partita con la Carrarese, ma ciò che pare mancare agli occhi della città e della tifoseria è la società. Magari, la presenza più costante dell’ad Milan al Mary Rosy potrebbe essere un segnale di vicinanza. Bisognerebbe, però, capire se dopo il botta e risposta in conferenza stampa con il ds Petrachi, che da tempo è insoddisfatto ed inquieto per la situazione, questa scelta non sarà stata dettata anche dalla volontà di non lasciare la squadra totalmente in mano agli uomini di campo e di calcio. In settimana c’è stato un ritiro a spezzoni, una sorta di stop and go con cui ci si è avvicinati alla delicata partita di domani in un clima che, si spera, si sia rasserenato. Lo si capirà domani, quando la squadra scenderà in campo. Atteggiamento e spirito faranno la differenza e saranno cartina di tornasole di quanto sia stato seminato in settimana. Se sarà stato solo vento, allora tutto domani potrebbe trasformarsi in tempesta. Intanto, l’infermeria non si svuota. Torregrossa è alle prese con problemi che gli impediscono di tornare in gruppo, per Tongya si attendono notizie più precise. Nelle more il club ha preparato il terreno per dare il benservito a Valencia con cui da tempo è in corso un dialogo per risolvere il contratto che scade nel 2026. Domani si gioca e la formazione che scenderà in campo conta il giusto: Wlodarczyk dovrebbe affiancare Verde in avanti, sulle fasce potrebbero giocare Ghiglione e Stojanovic, mentre in mediana ci si affida al talento di Reine-Adelaide. Ora conta soprattutto lo spirito perché in situazioni di difficoltà emerge chi ha carattere e valori. Intanto, da tempo resta il dato di fatto di una proprietà lontana. E gennaio, invece, è sempre più vicino.
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