La Salernitana vince nel vento di Trapani, dove aveva vinto solo una volta, ma contro il Palermo, nella stagione ’89- ’90, quella della promozione in B. Contro i granata siciliani, invece, non era mai andata benissimo ed infatti anche nell’ultimo precedente la Salernitana era uscita senza punti. Ieri sera, come nelle altre occasioni, il vento ha condizionato la partita, offrendo due partite in una in un certo senso agli spettatori. Nel primo tempo, giocato a favore di vento, il Trapani ha aggredito alto la Salernitana con il chiaro intento di impedirle la costruzione palla a terra e di costringerla a lanciare lungo, ben sapendo che il vento avrebbe giocato a suo favore, rispendendo dalle parti di Micai ogni pallone. La Salernitana ha prodotto un paio di azioni degne di note, una con un inserimento di Maistro ed un’altra con un cross di Cicerelli, senza, però, piazzare la zampata dentro l’area con Djuric e Giannetti, spesso tagliati fuori dalle traiettorie impazzite del pallone. I due attaccanti non sono riusciti a dialogare tra loro, patendo anche il limitato sostegno delle mezze ali. Il Trapani, affamato di punti e già con l’acqua alla gola, ci ha provato con tiri dalla distanza ed anche con le soluzioni su calcio piazzato, colpendo, proprio da corner, una traversa. La Salernitana ha dato l’impressione di voler solo attendere la fine del primo tempo, infastidita com’era dal vento contrario e dalla pressione, spesso fallosa, dei padroni di casa. Come un esperto velista, Ventura sapeva che bisognava stringere i denti, soffrire il giusto, sporcandosi anche un po’ la divisa, per poi aspettare il giro di boa e sperare che il vento fosse favorevole nella ripresa. In parte è stato così, anche se la Salernitana neanche nella ripresa ha sciorinato un calcio in linea con le aspettative e con quanto fatto in altre partite. Il Trapani ha protestato per un contatto in area, costato il rosso ai due allenatori, a Baldini per proteste ed a Ventura per aver provato a stemperarle, entrando, però, sul terreno di gioco. Intorno alla mezz’ora della ripresa il mani nell’area siciliana punito dall’arbitro ha permesso a Kiyine di spezzare la parità. Impeccabile dal dischetto il marocchino, nonostante i dispetti del vento. Poi la sofferenza finale che Giannetti avrebbe potuto evitare se avesse trattato meglio un pallone piuttosto goloso, ma Micai ha salvato un paio di volte la porta nel convulso finale mettendo anche la sua firma sulla seconda vittoria esterna stagionale dei granata di Ventura, magari non brillanti e nemmeno belli, ma molto concreti. Dopo una vittoria ottenuta in condizioni difficili ed al termine di una prova con tanti errori, occorre avere la maturità e l’equilibrio giusti per capire che non ci si debba accontentare, ma che si debba lavorare per migliorare. E’ su questo punto che Ventura ha già cominciato a battere perchè la B non ammette pause.
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