La Squadra Mobile, nella tarda mattinata di ieri, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Coercitiva della Permanenza in Comunità a carico di un minorenne salernitano. L’attività investigativa, veniva avviata dopo l’ennesima richiesta di aiuto alla Sezione Volanti dell’UPG di Salerno, da parte dei familiari del minore, vessati e costretti a vivere in un vero e proprio clima di terrore a causa delle continue e ripetute richieste di denaro fatte dallo stesso. Richieste accompagnate da aggressioni, minacce e violenze di qualunque genere. Malgrado le condotte aggressive, i familiari avevano sempre ritrattato le loro denunce nella comprensibile speranza di riuscire a contenere il minore sino allo scorso 12 gennaio in cui il minore arrivava ad aggredire sia la mamma che l’anziana nonna per ottenere la chiave di una stanza dell’appartamento dove lui stesso aveva occultato dello stupefacente, cagionando loro lesioni per le quali erano costrette a ricorrere alle cure dei sanitari. Nella stessa occasione, lo stesso dopo aver estratto un coltello minacciava anche il fratello e lo zio intervenuti in difesa delle due donne. Da qui le nuove indagini coordinate dalla Procura del Tribunale dei Minorenni. In considerazione degli elementi raccolti il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Salerno ha ritenuto di accogliere totalmente la richiesta del Pubblico Ministero per l’applicazione della misura di collocamento in comunità del minore 17enne.
Al termine delle formalità di rito, il minore veniva accompagnato da personale della Squadra Mobile di Salerno presso una Comunità alloggio nel territorio campano.