Ho ricevuto giovedì 26 novembre 2020 copia della relazione scritta del sopralluogo effettuato (a seguito di mia sollecitazione) dal personale di Salerno Sistemi S.p.A. per l’ennesimo sversamento di “acqua rossa” sulla spiaggia di Santa Teresa.
L’ispezione è avvenuta alla presenza della Polizia Municipale e dell’ARPAC.
La relazione, a firma del Direttore Generale di SEH dottor Matteo Picardi e dell’ingegnere Mariano Nappa responsabile del Segmento Fognatura e Depurazione, ci informa che:
– < il personale della scrivente è intervenuto per ispezionare il tratto finale del torrente tombato “Santa Teresa”, che si ricorda non è in gestione alla Salerno Sistemi S.p.A.>;
– <i sopralluoghi hanno confermato che tali acque rosse non provengono dalla fognatura>;
– <durante tali sopralluoghi è stato verificato che l’acqua rossa proviene da infiltrazioni del terreno, che si immettono nel tratto finale del torrente “Santa Teresa”>;
– il fenomeno è visibile dal tombino < in corrispondenza dell’aiuola a verde adiacente al marciapiede di Lungomare Trieste altezza civico 216-220>;
– <le prime attività da porre in essere sono le seguenti:
1. controllare periodicamente l’eventuale riformarsi di tale materiale rossastro per cercare di individuare i punti di provenienza di tale materiale;
2. installare, in corrispondenza del chiosco prospiciente la spiaggia ed in adiacenza al torrente, idonea stazione di sollevamento, costituita da la pompa attiva ed una di riserva, che capti le eventuali fuoriuscite di acque rossastre e le convogli in fognatura>.
Fino ad oggi, scarso è stato l’impegno e l’attività dell’Amministrazione Comunale, finalizzati alla risoluzione del problema. Le segnalazioni del fenomeno e le sollecitazioni, perché fossero effettuati sopralluoghi ed ispezioni sul luogo da parte di forze di polizia ed uffici competenti, sono venute esclusivamente da cittadini sensibili ai problemi ambientali (e dal sottoscritto).
Ricordo i risultati dell’ARPAC, relativi alle analisi eco tossicologiche eseguite sui campioni di “acqua rossa” prelevati nell’aprile 2019, che certificarono: < Il campione, relativamente ai parametri analizzati, risulta NON CONFORME ai limiti della Tab.3, All.5, Parte III al D.L. vo 152/06 per reflui che recapitano in corpo d’acqua superficiale>.
È dovere dell’Amministrazione Comunale mettere rapidamente in essere tutte le attività utili ad eliminare il problema, individuarne le cause, e garantire la piena e “sicura” fruibilità della spiaggia di Santa Teresa.
Non solo la spiaggia, ma anche l’area portuale prospiciente i negozi sottostanti la piazza della Libertà subisce sversamenti a mare di acque “non sane”. Sversamenti, che sicuramente non sono stati autorizzati.
Il Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, non può “lavarsene le mani”. È Suo obbligo garantire la “sicurezza” di questo tratto di costa (anche altri sono “afflitti” da forte inquinamento), che qualche mese fa era la spiaggia libera più frequentata da turisti e dai cittadini salernitani.