Il sogno della Salerno città turistica è assolutamente realizzabile, la realtà, invece, dice che c’è ancora molto da fare, tanto da lavorare. I presupposti ci sono, sono state già gettate in passato, basi importanti sulle quali costruire, edificare il progetto, ma non bastano. Due gli asset sui quali bisogna intervenire: strutture e capacità attrattive. Sul primo fronte sarà necessario trovare le necessarie convergenze, provando a sfruttare al massimo quello che già esiste ed evitando ulteriori colate di cemento, sul secondo aspetto, invece, ha provveduto madre natura.
Al momento latitano i parcheggi e sono pochi i posti letto. La realizzazione di nuovi alberghi è da tempo una priorità ma si fa fatica ad individuare le aree disponibili soprattutto nella zona centrale dove si condensano i servizi, stazione, stazione marittima. Per quanto riguarda, invece, le aree di sosta tutto, o quasi, è legato al completamento di piazza della Libertà. Lì, nel sottopiazza, sono a disposizione circa 700 posti auto, autentica manna del cielo; una volta completati i lavori potrà essere restituito alla collettività uno spazio vitale, sottratto per cause di forza maggiore e che nel lungo periodo ha prodotto guasti si spera non definitivi. La carenza di parcheggi ha infatti determinato, nel tempo, una compressione del livello di affari dei gestori dei locali della movida, una compressione che ha già mandato gambe all’aria diversi esercenti. Ci sarebbe poi da mettere a sistema il flusso dei crocieristi, provando – laddove è possibile – a trattenere in loco i vacanzieri, ma questa è un’altra storia.
Occorre, dunque, un’azione congiunta una filiera nobile capace di mettere insieme tutti gli attori di un asset di vitale importanza, l’unico capace di dare uno sviluppo ed una prospettiva alla città.