Si riduce di 150 milioni di euro rispetto al 2018 il patrimonio netto delle società miste del Comune di Salerno, il cui conto economico chiude con una perdita di oltre 111 milioni di euro, i debiti superano i 583milioni di cui quasi 400 di natura finanziaria, direttamente o indirettamente riferibili al Comune, mentre 18 milioni sono dichiarati come mancati versamenti di imposte e contributi per i dipendenti. E’ il dato più grave contenuto nelle pec con la quale il gruppo Ali ha scritto al comune e ai consiglieri comunale chiedendo di fare chiarezza sui conti del Comune di Salerno che si appresta nella seduta del prossimo consiglio comunale ad approvare la manovra di bilancio. “Diteci la verità sui numeri” chiede il gruppo civico che fa riferimento all’avvocato Oreste Agosto.
“Sull’Assestamento non c’è molto da dire. Per un documento di previsione, costruito a tavolino su aspettative, è naturale la quadratura con giusti equilibri. Diversamente non sarebbe approvabile, ma neppure proponibile- scrive il gruppo- C’è qualcosa da dire, invece, sulla situazione dell’Ente con riferimento allo sbilancio negativo di Cassa per oltre 44 milioni di euro coperto con il ricorso ad una anticipazione di liquidità della Cassa depositi”. Ali, pur riconoscendo che è comprensibile lo sconquasso causato dai mancati introiti di Entrate proprie, si dice perplesso dalle manovre ipotizzate tra le quali un aumento dei tributi locali, l’emissione di un ruolo suppletivo TARI 2015 e l’alienazione del patrimonio immobiliare dell’Ente, pure di beni idonei a possibili utilizzi pubblici. Nei giorni scorsi, ricorda il gruppo civico, è stata venduta per 6milioni di euro la palazzina ex Sirti che avrebbe potuto essere sede degna e funzionale di molti degli Uffici Comunali sparsi per la Città.
“Eppure, non mancherebbero risorse adeguate- si legge nella nota indirizzata ai consiglieri comunali- Nel Consuntivo 2019 dell’Ente, sono presenti ‘crediti non riscossi’ per entrate pari alla astronomica cifra di oltre 254 milioni di euro”. L’associazione chiede perchè queste somme non vengono incassate e se si tratta di semplici ‘numeri’ messi lì a gonfiare il saldo dell’Avanzo e assicurare il bilanciamento contabile. Con quello che è successo, è presumibile che i debiti abbiano oggi superato la soglia dei 600 milioni- conclude Ali ribadendo di voler sapere con estrema chiarezza, quali siano le reali condizioni dell’Ente e del Gruppo- Sono solo alcuni punti di riflessione, ma ci sembrano sufficienti a dimostrare la presenza di pesanti criticità operative, economiche e finanziarie. Non lo pensate anche Voi?”