Ora o mai più. In forza del nuovo piano urbanistico comunale approvato a metà dicembre dalla Giunta Comunale di Salerno che decorso il termine di 60 giorni dal 31 dicembre per la presentazione di osservazioni e contestazioni porterà alla finale approvazione del documento, è prevista la possibilità concreta di dotare il capoluogo di strutture ricettive al fine di implementare e, possibilmente, stabilizzare la trasformazione economica. Il PUC indica le linee-guida della città verso il futuro, definisce il fabbisogno di edilizia residenziale e sociale, individua le aree di espansione, quantifica le volumetrie turistiche e sportive, delimita le zone a destinazione produttiva. Sotto quest’aspetto sono diversi i comparti individuati dalla giunta Napoli
dove realizzare strutture alberghiere tali da colmare l’evidente e storica lacuna di una scarsa offerta alberghiera. Le aree che nei progetti dell’amministrazione comunale dovranno favorire la nascita di alberghi è situata in prevalenza nella zona orientale, tanto per intenderci l’area compresa tra lo stadio Arechi e il Volpe, zona quest’ultima peraltro già monitorata da gruppi già operanti nel settore, mentre nel centro della città l’unico comparto in grado di poter ospitare un nuovo albergo è quello prospiciente il Grand Hotel Salerno, in pratica l’area attualmente occupata per intero dal parcheggio alle spalle dello stesso albergo che in presenza di una nuova realizzazione verrebbe interrato. Se tutto dovesse procedere secondo i piani, l’aggiornamento del nuovo PUC potrebbe arrivare all’esame del Consiglio comunale nel mese di marzo a completare così un iter che si è rivelato abbastanza lungo: due anni. Mutata la condizione socio demografica del comune capoluogo, la realizzazione di nuove strutture alberghiere è considerata di fondamentale importanza per una città come Salerno che ha assistito inerme ad un progressivo impoverimento del comparto industriali e che ora affida al settore turistico tutte le sue speranze di rilancio.