Ha rischiato di ammazzarlo, prima strangolandolo con le mani, poi ferendolo con una grossa forbice. Protagonista della violenza familiare nei confronti del figlio, di appena 7 anni, il padre nella loro abitazione della zona industriale di Salerno, in una strada che conduce al confine con il comune di Pontecagnano Faiano.
Codice rosso in tarda mattinata al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dove è giunto in ambulanza il bambino che è stato subito affidato ai medici della chirurgia pediatrica, dove è tuttora ricoverato con prognosi riservata, ma non in gravi condizioni.
Al pronto soccorso ha dovuto far ricorso anche la mamma del piccolo, giunta al Ruggi con segni di taglio e graffi sulle braccia, evidentemente provocate dal marito nel tentativo di proteggere il bimbo. Ferite da taglio e segni sul collo invece per il bambino che nella tarda mattinata è rimasto vittima della ferocia del padre, che sembra negli ultimi tempi avesse mostrato un accanimento ed un astio nei confronti del figlioletto, fino a portarlo nella tarda mattinata a compiere la violenta aggressione che si è conclusa impugnando anche un utensile da taglio.
L’uomo quasi nell’immediatezza dei fatti , acquisiti tutti gli elementi di colpevolezza, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno.
E sono proprio i militari dell’arma, in queste ore, agli ordini del Comandante, il maggiore Fabio Adriano Castellari a ricostruire la dinamica del gesto per far luce su cosa possa aver fatto traboccare il rancore dell’uomo.
Le condizioni del bimbo, ricoverato nel reparto di Chirurgia Pediatrica, attualmente sono stabili e non sarebbe in pericolo di vita.