A SALERNO PASQUA NON E’… NATALE –

Una premessa che, solo all’apparenza, stona con la realtà. A Salerno Pasqua non è Natale, e per quanto la storia, la tradizione, la morfologia del territorio possano far pensare ad una meta decisamente più attrattiva con il sole ed il bel tempo è di tutta evidenza che la città non presenti in primavera lo stesso appeal invernale. Merito, o colpa a seconda dei punti di vita, delle Luci d’Artista, evento che ha radicalmente cambiato le abitudini e soprattutto la percezione della città diventata negli anni, località turistica soprattutto nei mesi invernali, quelli a ridosso del Natale. Non è un caso, allora, che nel lungo

week end pasquale appena messo alle spalle a Salerno il tasso di occupazione delle strutture ricettive non sia riuscito a superare la soglia del 55 per cento. Leggermente meglio in provincia, nello specifico in costiera amalfitana e nel Cilento, dove si è raggiunto il 60-65. In ogni caso si è trattato di un turismo “mordi e fuggi”. Diventa, così, di sempre più stringente necessità l’idea di provare a diversificare l’offerta, immaginando un’opzione primaverile di livello superiore alla media così da estendere l’effetto positivo delle Luci natalizie. Qualcosa c’è ma è ancora troppo poco, troppo labile. Ad esempio ha avuto un discreto successo l’iniziativa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, diretta da Francesca Casule, che ha visto la partecipazione di Comuni, Province, Diocesi e Associazioni del territorio, con l’apertura straordinaria dei musei e delle aree archeologiche a Salerno, siti che però (Paestum a parte) non possono reggere il confronto con realtà ben più famose e strutturate. Ecco allora che, ad esempio, soprattutto il Lunedì dell’angelo è stato il Lungomare, in particolare la spiaggia di Santa Teresa, ad essere presa letteralmente d’assalto da salernitani e turisti, a dimostrazione del fatto che è quella del mare, del clima, delle bellezze naturali, l’attrazione principale nei mesi più caldi. Ma in questo week end Salerno è stata anche, e soprattutto, lo svincolo per i tanti turisti che hanno scelto di trascorrere il week end pasquale nelle due incantevoli coste, tanti hanno scelto di fare tappa nel capoluogo per poi spostarsi e raggiungere la costiera amalfitana o Paestum. Opzione interessante, anche questa da valorizzare ma che si scontra con un sistema di collegamenti quanto mai obsoleto o, nella migliore delle ipotesi, malfunzionante soprattutto per quanto riguarda i collegamenti con l’area sud dove i trasporti via mare reggono solo nel periodo estivo.

Autore dell'articolo: Marcello Festa