SALERNO, RABBIA E DISPERAZIONE TRA LE IMPRESE FERME

Il peggio della pandemia lo stiamo pagando solo noi: è il popolo delle partite Iva, delle palestre, delle sale scommesse ma anche della ristorazione e di tutte le attività ferme da un anno quello che si è fatto trovare sotto la sede del Genio Civile di Salerno per tentare di richiamare l’attenzione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, atteso come ogni venerdì mattina presso gli uffici della Regione Campania ospitati nell’edificio di via Ligea. Gli imprenditori hanno chiesto un incontro con il Governatore: gli striscioni dicono “dopo il voto solo chiusure, ora vogliamo fondi dalla Regione”, “ Draghi, no elemosina”. Toni veementi per la protesta circondata dalle forze dell’ordine con un ampio dispiegamento di controlli. Rabbia ma anche disperazione hanno connotato la protesta con una donna che mostrando un anello ha dichiarato di essere costretta ormai a venderlo per poter sopravvivere. Alla protesta si sono uniti anche tanti rappresentanti del mondo della ristorazione, ed anche alcuni genitori che chiedono di far tornare i bimbi a scuola. “Oggi è la festa del papà ma io ho deciso di essere qui perché per il bene di mio figlio e della mia famiglia devo combattere” ha dichiarato al megafono uno dei manifestanti.

Autore dell'articolo: Redazione