SALERNO: RAPINO’ ED UCCISE ANZIANA, 24 ANNI PER L’EX BADANTE –

La Corte di Assise di Salerno ha condannato a 24 anni di reclusione, con pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, Giuseppe Buono, 42enne che il 9 luglio 2022, durante una rapina nell’abitazione delle sorelle Maria Grazia e Adele Martino, la prima 91enne e la seconda 87enne, ha ucciso la prima e ridotto in fin di vita la seconda. I reati imputati a Buono sono omicidio volontario, tentato omicidio e rapina. I giudici hanno accolto le richieste della Procura salernitana, rappresentata dai sostituti pm Licia Vivaldi e Alessandro Di Vico e guidata da Giuseppe Borrelli. Le indagini della Squadra Mobile, che intervenne con le Volanti della Questura nell’abitazione di via San Leonardo, dove vennero trovate vistose tracce di sangue e i corpi delle due donne riversi in una taverna posta al piano interrato, hanno consentito di giungere in pochissimi giorni all’individuazione del responsabile, poi sottoposto dalla Procura a fermo di indiziato di delitto. La ricostruzione degli investigatori ha permesso di individuare Buono, che fino a pochi mesi prima era stato il badante del fratello delle due donne, in prossimità dell’abitazione e di circoscrivere il momento del suo accesso all’interno della stessa.  In particolare le indagini anevano   una traccia di sangue, corrispondente alle scarpe indossate da Buono. È stato ricostruito che Buono, dopo ripetuti sopralluoghi, la mattina del 9 luglio è entrato nel cortile dell’abitazione scavalcando un muretto di cinta retrostante, si è armato di una spranga ed è entrato all’interno della casa. Qui, dopo aver messo a soqquadro alcune stanze alla ricerca del denaro che sapeva essere presente in casa, si è imbattuto nelle due anziane che lo hanno affrontato e hanno richiesto insistemente aiuto. Per impedire alle stesse di ostacolarlo, Buono ha colpito ripetutamente la 91enne alla testa, mentre la sorella è caduta nel tentativo di opporsi all’uomo. Buono ha quindi trascinato le due donne lungo la scala fino a condurle in taverna, facendo sì che le stesse venissero ulteriormente tramortite dai violenti urti provocati contro gli scalini. Al fine di proseguire nella ricerca del denaro, Buono ha poi chiuso a chiave la stanza in cui stava riposando il fratello delle due donne, affinché non potesse intervenire. L’uomo è poi fuggito sottraendo una somma di circa 10mila euro, trovata all’interno di una borsa delle due donne. Il denaro è stato poi ritrovato dagli agenti della Squadra Mobile all’interno dell’abitazione di Buono, che aveva nascosto le banconote in piccoli elettrodomestici e negli stipiti di alcuni infissi.

 

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro