Rocco Galdi, Angelo Caramanno, Antonio Fiore, Arturo Iannelli, Fabio Polverino, Zitarosa, Luca Sorrentino: l’assenza di questi consiglieri tra i banchi della maggioranza ha fatto saltare il numero legale e la seduta del consiglio comunale convocata per questa mattina. Grosse fibrillazioni nella maggioranza e il timore che a scatenare l’assenza di alcuni tra i banchi (giustificato solo Arturo Iannelli per malattia e Caramanno che ha motivato l’assenza) sia stata la voglia di alcuni di spingere il sindaco Vincenzo Napoli ad un rimpasto nella giunta, soprattutto alla luce della conclusione dell’inchiesta sulle Coop Sociali che, all’indomani delle elezioni, aveva fermato l’ingresso in giunta di consiglieri tra i Progressisti per evitare che Alessandra Francese, il cui marito era coinvolto nell’indagine, potesse entrare in consiglio comunale essendo la prima tra i non eletti. Quando l’opposizione ha capito che la maggioranza non aveva i numeri ha abbandonato l’aula facendo restare solo 16 consiglieri non sufficienti al rispetto del numero legale. Il sindaco Napoli ha provato a prendere tempo, dicendo che il consigliere Zitarosa era in ascensore ma a quel punto la verbalizzazione che la seduta era saltata era già avvenuta. Al termine di una riunione dei capigruppo di maggioranza convocata ad horas dal sindaco, il consigliere Galdi ha dichiarato di aver avvertito che era in commissione urbanistica e che quindi si è trattato di un equivoco. Il consiglio comunale è già stato convocato per mercoledì 29 marzo alle nove e trenta. La presenza del punto all’ordine del giorno per l’approvazione del regolamento per la conciliazione giudiziale agevolata delle controversie tributarie deve avvenire entro il 31 marzo ha motivato l’urgenza che consente di non rispettare i termini previsti di cinque giorni di avviso.“
“Il Sindaco, la Giunta e la maggioranza lavorano compatti al servizio della città e la seduta di mercoledì consentirà di approvare i punti qualificanti all’ordine del giorno.
La minoranza si è assunta la responsabilità politica di far rinviare la seduta consiliare abbandonando l’aula in un momento nel quale alcuni consiglieri di maggioranza – presenti comunque a Palazzo di Città – erano impegnati presso gli uffici per attività istituzionali.
La minoranza si è così sottratta al confronto democratico con un espediente che non interferirà in alcun modo sull’azione amministrativa della maggioranza al servizio della città”.