Il futuro dell’edilizia del comparto delle costruzioni ha necessità di definire percorsi condivisi da tutti gli attori del sistema ed accrescere la cultura del recupero e della rigenerazione urbana con regole chiare, certe e moderne. E’ il messaggio lanciato nel corso dell’evento ospitato ieri presso il Grand Hotel ed organizzato da Ance Hayez Salerno con la camera amministrativa salernitana e il patrocinio del Tar Salerno e gli ordini collegi professionali di ingegneri architetti geometri ed avvocati. Presente anche il vicepresidente Ance Stefano Betti, che insieme al presidente di Ance Salerno Fabio Napoli ha coordinato i lavori del convegno” Decreto Salva-casa, semplificazione o condono?” . Si è trattato di un utile momento di approfondimento e confronto sul decreto Salva Casa che rappresenta in primis un tentativo di riforma di un quadro normativo in materia edilizia in parti urbanistica e estremamente complesso nel nostro paese. Per il presidente Napoli : «Il Salva Casa può dare un impulso al comparto delle costruzioni, ma ancora non c’è una modulistica per presentare le istanze. Non sappiamo ancora gli oneri da versare quali sono. una grossa mano, però, ce la deve dare il sistema pubblico nel dire quali sono gli indirizzi da dover seguire».
“Il giudizio sul decreto è sostanzialmente positivo perché è un decreto che si chiedeva da tempo per la regolarizzazione di tutta una serie di piccole difformità e per riuscire, in qualche maniera, a dare sviluppo sia ad attività immobiliari attraverso le transazioni sia per iniziare il tema delle trasformazioni della città, penso ai cambi di destinazione d’uso e quant’altro”. Ha detto il vicepresidente nazionale di Ance, Stefano Betti. Mentre per il presidente della Camera amministrativa salernitana, l’avvocato Lorenzo Lentini, la cosa fondamentale è che, in Campania, con la legge regionale 5/24 (legge urbanistica, ndr), è partita la riqualificazione degli ambiti urbani di degrado. E, quindi, è un nuovo paradigma dell’urbanistica contemporanea».