SALVARE L’AMBIENTE IN AUTO… IN GRECO?

La tutela dell’ambiente è diventata responsabilità di tutti. Negli ultimi anni, anche il mondo dell’automobile si è visto incentivato, a volte costretto a ridurre l’impatto dei veicoli circolanti per strada. I principali fattori inquinanti di un veicolo sono i gas di scarico, che, se non adeguatamente trattati, possono contenere sostanze tossiche come il monossido di carbonio o idrocarburi non combusti, microparticelle (PM) e ossidi di azoto e di zolfo.

 

Gli approcci possibili per risolvere l’inquinamento derivato dai veicoli con motore a scoppio sono due: il primo, quello più datato, trattenere o convertire il più possibile ciò che esce dal motore con filtri e marmitte catalitiche per evitare che le particelle escano nell’atmosfera; il secondo, fare in modo che al motore arrivino prodotti puri e puliti (carburanti di qualità e ben filtrati, aria ben filtrata) e nel rapporto ideale per far sì che lo scoppio produca il meno sostanze tossiche possibile.

 

Il rapporto ideale (di aria e carburante)

La combustione è una reazione chimica alimentata da un carburante, sia esso benzina, gasolio o di altro tipo, e da un combustore, ossia dall’ossigeno che consente la reazione. Nel caso del gasolio, la miscela si accende per autocombustione, dovuta alla pressione e alla temperatura. Nel caso della benzina, provvedono le candele.

 

Se nell’aria o nel carburante ci sono impurità, elementi contaminanti, questi passano nel motore, col rischio di danni, ma soprattutto partecipano alla combustione in modi diversi e arrivano agli scarichi, producendo maggiore inquinamento. Ecco perché è importante scegliere un carburante di qualità e tenere monitorati il filtro dell’aria come quello del carburante.

 

Una volta che forniamo al nostro motore elementi puri, possiamo miscelarne una quantità casuale oppure devono essere in una determinata proporzione? Niente è casuale nel mondo della chimica: esiste una proporzione ideale per la combustione, chiamata rapporto stechiometrico.

 

Semplicemente si tratta della quantità proporzionale ideale di aria da immettere per compensare la richiesta di carburante in base ai comandi dell’acceleratore. In altre parole, dando più gas serve più ossigeno, e viceversa. Nel caso della benzina, il rapporto ideale tra ossigeno/aria e carburante è 14,7:1. Per ogni Kg di benzina, servono 14,7 Kg d’aria. Per il gasolio, il valore è leggermente più basso, tra 14 e 14,6 Kg.

 

Troppa aria significa una miscela magra che brucia poco, il motore non ha potenza e potrebbe anche perdere i colpi. Poca aria significa miscela grassa, eccesso di carburante e residui incombusti. Come fa la centralina a regolare le quantità? Con dei sensori speciali che misurano l’ossigeno rimasto dopo la combustione: la sonda lambda.

 

Lambda Euro 6, che significa?

Gli standard di emissioni e certificazione ambientale in Europa sono ormai conoscenza comune. Col passare degli anni, i parametri sono diventati sempre più stringenti. Dai vecchi Euro 1,2 e 3, siamo arrivati all’Euro 6 ed è già in fase di studio per il futuro anche l’Euro 7.

 

A cosa punta lo sviluppo di parametri tanto rigidi? All’annullamento quasi totale di contaminanti provenienti dagli scarichi dei veicoli. In parallelo, anche l’espansione del parco auto ibrido ed elettrico con gli incentivi pubblici, dato che l’elettrico è a emissioni zero, almeno in fase finale.

 

Allora cosa c’entra la sonda lambda con gli standard europei? Questo sensore ha un ruolo importantissimo perché ottimizza l’utilizzo di carburante (la quantità giusta, non di più) evitando che venga sprecato e che vada a inquinare. Maggiori informazioni sulla sonda lambda si possono trovare sul sito tuttoautoricambi.it.

 

Se la sonda non funziona bene, aumentano i consumi, diminuiscono le prestazioni dell’auto, il motore non tiene il minimo, si accende la spia del motore e gli scarichi si anneriscono. Meglio intervenire subito, se no la macchina inquina! Per la sostituzione della sonda lambda, si può leggere l’articolo dedicato sul sito wikihow.it.

 

Allora… come mai proprio lambda e non semplicemente sensore di ossigeno? La lettera greca è stata scelta per simboleggiare il rapporto stechiometrico, anche se ha molti altri significati. La sua forma ricorda due percorsi che si uniscono e in questo senso rappresenta l’unione di due elementi, come aria e carburante, nel modo ideale.

Autore dell'articolo: Redazione