SAN MATTEO E SAN FRANCESCO: UNITI A SALERNO NEL GIORNO DI FESTA

Nel segno della pace, con la speranza della pace. Il solenne pontificale di San Matteo presieduto dall’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi con don Felice Moliterno e il vicario generale don Alfonso Raimo con l’omelia di padre Massimo Fusarelli comincia così, con lo sguardo rivolto ai due santi che si guardano e abbracciano in un giorno di festa per i salernitani che hanno affollato il quadriportico del Duomo dalle prime ore del mattino. “Francesco non era un ingenuo, conosceva la guerra e la morte – ha detto padre Massimo durante l’omelia –  Ha osato pensare oltre tant’é che del suo messaggio di pace ne parliamo ancora dopo 800 anni. Francesco ha imparato ad attraversare la realtà, a non avere paura, ad affrontare tutte le contraddizioni dell’essere umano come la guerra. Ha seguito l’insegnamento di Matteo facendo diventare il grande di ogni oggi piccolo”. “La presenza di padre Fusarelli ha una valenza simbolica – ha detto Bellandi – ci ricorda il compito di noi cristiani di essere artigiani di pace. Oggi è drammaticamente violata dai tanti conflitti del nostro mondo, non ultimo quello che sta macchiando di sangue la terra che ha visto nascere il nostro Gesù, il vero portatore di pace, e che sta vedendo morire tanti bambini. Nelle sue parole si vede giustamente che l’aggressività di questo mondo e dei social sta sgretolando i veri valori. Celebrare San Matteo ci può portare a realizzare maggiori spazi di convivenza fraterna e di ascolto per chi è in difficoltà”. Il solenne pontificale ha aperto le celebrazioni del 21 settembre tra tradizione e fede, come di consueto, alla presenza di tante autorità religiose, civili e militari della città di Arechi. Poi la processione per le vie della città con una novità: una marcia di pace.

Autore dell'articolo: Brigida Vicinanza